L'INTERVISTA
PADOVA Già ieri sera, subito dopo l'elezione al Bo, si sono

Sabato 19 Giugno 2021
L'INTERVISTA
PADOVA Già ieri sera, subito dopo l'elezione al Bo, si sono sentite per un breve saluto, dandosi un appuntamento telefonico per stamane. Perché Tiziana Lippiello, sinologa e rettrice di Ca' Foscari, è entusiasta di avere un'omologa al Bo. Stima molto Daniela Mapelli e conta di iniziare a collaborare con lei al più presto.
Professoressa Lippiello, gli Atenei di Padova e Venezia da oggi sono guidati da professoresse.
«Sono davvero contenta. Conosco Daniela e mi fa tanto piacere che nel nostro territorio, in due città poco distanti, ci siano donne ai vertici delle rispettive Università».
Alla luce della sua esperienza, quale sarà la priorità della neo eletta?
«Le auguro innanzitutto che non si trovi a dover gestire problemi legati alla pandemia, anche perché questo significherebbe che stiamo uscendo tutti dall'emergenza-Covid. Resta ancora da capire, però, se potremo tornare in classe con tutti gli studenti. Daniela Mapelli, comunque, essendo stata prorettrice alla didattica, è ben addentro al problema e di conseguenza saprà anche quali soluzioni adottare».
Lei quali difficoltà ha dovuto affrontare al momento dell'insediamento?
«Essendo stata pure io prorettrice, pensavo che questo mi avrebbe agevolato. Invece, solo vivendo in pieno il ruolo di rettore si capisce quanto sia difficile e che mole di lavoro ci sia da affrontare, sia all'interno, che all'esterno».
Che suggerimenti si sente di dare al neo rettore patavino?
«Innanzitutto di affrontare le questioni un po' alla volta, man mano che si presentano, in quanto ci vuole un po' di tempo per padroneggiare su tutti i fronti. Poi le consiglio di prendere le situazioni con serenità. Certo, all'inizio per me la sensazione è stata a volte quella di non farcela, ma questa fase si supera nel momento in cui si mette da parte l'ansia per voler fare tutto subito. E poi c'è un altro aspetto molto importante».
E qual è?
«Bisogna che la rettrice del Bo si circondi di persone con cui condivide i valori e che abbiano la sua stessa visione per quanto riguarda la gestione dell'Ateneo. Fondamentale, quindi, per lei sarà avvalersi di una buona squadra, all'interno della quale si possa lavorare in sintonia e con stima reciproca».
Quali saranno i vostri rapporti?
«Mi auguro vivamente di poter collaborare con lei, ma sono certa che le nostre due Università dialogheranno. Ho già telefonato a Daniela, che era travolta dai messaggi di congratulazioni e quindi oggi ci sentiremo con un po' di calma. Nelle prossime settimane poi ci vedremo e così potremo discutere delle cose da portare avanti in sinergia».
A Venezia, proprio grazie all'impulso che ha dato in qualità di rettrice, ha preso il via il Progetto LEI, acronimo di Leadership Energia e Imprenditorialità, che nasce dall'esigenza di accostare le giovani donne al mondo del lavoro, e con l'obiettivo di esortarle ad avere maggiore consapevolezza delle loro potenzialità. Lei pensa che un'esperienza del genere possa essere replicata anche all''ombra del Santo?
«Ne parleremo nel corso di un'iniziativa già programmata a Ca' Foscari, a cui saranno invitate pure le altre rettrici, e nell'ambito della quale contiamo di poter avviare delle collaborazioni su queste tematiche».
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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