L'INTERVISTA
PADOVA «Avanti a Padova». Andrea Micalizzi rompe il silenzio.

Domenica 12 Luglio 2020
L'INTERVISTA
PADOVA «Avanti a Padova». Andrea Micalizzi rompe il silenzio. Negli ultimi tre mesi molti lo hanno indicato come assessore uscente, pronto a salire sulla barca del Pd in vista delle prossime elezioni Regionali. Ma alla fine l'assessore ai Lavori Pubblici rimarrà al suo posto. Otterrà probabilmente anche la carica di vicesindaco, seppur lui ora davanti a questa prospettiva scelga il basso profilo: «Decide Giordani».
Assessore, tanti la davano in partenza per Venezia.
«Ringrazio tutti quelli che hanno pensato che la mia candidatura alle Regionali potesse essere una risorsa. Il mio sostegno ad Arturo sarà totale, ma io resto a Padova e lo faccio a prescindere dai futuri equilibri di giunta e dalle scelte che farà il sindaco Giordani in dialogo con Lorenzoni. Scelte che è giusto che faccia in piena serenità guardando all'interesse della città».
Eppure si parla di risarcimento: la carica di vicesindaco al posto della candidatura in Regione.
«Nessuna rinuncia, accordo o strategia. Le ragioni sono molto semplici e stanno nella passione per quello che faccio, nell'amore per la mia città e perché tengo a rispettare gli impegni che mi sono assunto nei confronti dei padovani e che sto portando avanti insieme ai miei colleghi di giunta. Penso che i padovani apprezzeranno uno spirito di squadra, concreto e armonioso, che metta al centro la soluzione dei problemi».
La trattative per la successione di Lorenzoni, però, sono state serrate.
«Per me questo passaggio non può ridursi a tattiche, scambi e incasellanti di poltrone. È il progetto di città che deve guidarci perché lo scopo di tutto quello che facciamo come sempre resta il futuro della nostra bella città. L'esperienza amministrativa di Padova va difesa: in molti detrattori speravano in liti e divisioni ma sono rimasti delusi e devono rimanerlo».
Le frizioni, però, sembrano evidenti anche nella vostra maggioranza.
«Non drammatizziamo. Questi sono passaggi che attraversano tutte le amministrazioni e la città non ha dimenticato come nel recente passato venivano gestite queste cose nella giunta Bitonci con assessori cacciati e tradimenti sotto banco. Il clima in questa giunta invece è diverso ed è sereno. Non abbiamo mai smesso di lavorare per Padova». Quali sono i prossimi obiettivi?
«Questa amministrazione sta lavorando bene raggiungendo in pochi anni obbiettivi storici come l'abbattimento delle palazzine di via Anelli, l'accordo per acquisizione dell'area della Prandina, l'apertura dell'Arco di Giano, l'individuazione dell'area per il nuovo ospedale, gli investimenti sulla sicurezza delle nostre infrastrutture come al Ponte Vigonovese e molto altro. Partite sulle quali mi sono impegnato molto anche io e sulle quali voglio continuare a lavorare».
Poi ci sarà spazio per una sua candidatura a sindaco o per un mandato fuori Padova?
«C'è un tempo per tutto, il mio tempo adesso è qui. Quelli sono incarichi bellissimi per chi fa politica. Ma ora sono felice di lavorare con Sergio. Non bisogna più parlare di poltrone, solo di Padova e dei padovani».
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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