L'ingegner Roberto Turetta dirige l'Istituto industriale Meucci ed il liceo artistico

Venerdì 23 Ottobre 2020
L'ingegner Roberto Turetta dirige l'Istituto industriale Meucci ed il liceo artistico Fanoli di Cittadella: 38 classi su 55 svolgono le lezioni con metà degli studenti in presenza e l'altra metà a casa. Temeva il ritorno dell'emergenza?
«È stata una scelta prudenziale, per assicurare la salute degli studenti e del personale, ma anche garantire il diritto allo studio. Tutto è frutto di una progettazione cominciata in estate, di un grande impegno formativo dei docenti e dell'acquisizione di attrezzature tecniche importanti, come pc portatile, tablet, lavagna interattiva multimediale, proiettore. Tutti stanno facendo la loro parte con molta attenzione».
C'è il rischio di un altro confinamento, che coinvolge anche il settore scolastico.
«Mi auguro non avvenga, ma grazie alla nuova modalità didattica ai quali tutti si sono abituati, se accadrà si potrà affrontare con più serenità e senza perdere ore di studio. Stiamo attrezzando anche le altre 17 classi per l'attivazione della didattica digitale integrata a distanza. Abbiamo richiesto un potenziamento della banda, che speriamo giunga presto».
La pandemia ha fatto avviare un nuovo modello d'insegnamento.
«Le postazioni rimarranno per sempre, utilizzabili in tutti i casi necessari al di fuori dell'emergenza, che spero termini il prima possibile. Ora uno studente che non può frequentare la scuola non perderà più nemmeno un minuto di lezione. E le competenze tecnologiche acquisite sono spendibili nel mondo del lavoro».
Michelangelo Cecchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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