L'INCONTRO
PADOVA Dalla piccola Vo' alla capitale. Dall'inferno di fine febbraio,

Venerdì 10 Luglio 2020
L'INCONTRO PADOVA Dalla piccola Vo' alla capitale. Dall'inferno di fine febbraio,
L'INCONTRO
PADOVA Dalla piccola Vo' alla capitale. Dall'inferno di fine febbraio, quando il paesino padovana diventava l'epicentro dell'emergenza Covid in Veneto, all'emozionante incontro di questa mattina. Luca, Paolo e Mariateresa, i tre medici già nominati Cavalieri della Repubblica per il loro impegno in prima linea dopo l'esplosione dell'epidemia, questa mattina saranno ricevuti a Roma dal ministro della Salute Roberto Speranza. L'esponente del governo Conte li riceverà alle 11 del mattino, complimentandosi con loro e portando i ringraziamenti di tutto l'esecutivo.
Un ulteriore riconoscimento allo straordinario lavoro fatto da i due giovani dottori e dalla giovane dottoressa, tutti e tre padovani, per sostituire i colleghi in isolamento a Vo'. Sarà l'occasione per ripercorrere con il ministro Speranza l'esperienza di Vo' (qui viveva Adriano Trevisan, entrato purtroppo nella storia recente lo scorso 21 febbraio come primo morto italiano affetto da Coronavirus) ma sarà anche l'occasione per riflettere sul futuro della medicina generale e su come è stata affrontata l'emergenza nel territorio. I tre giovani sono inoltre in attesa di ricevere il riconoscimento annunciato per loro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
I PROTAGONISTI
Mariateresa Gallea, 33 anni, di Padova. Paolo Simonato, 29, di Ospedaletto. Luca Sostini, 34, originario di Este. Amici oltre che colleghi, hanno cementificato ulteriormente il loro rapporto in quelle settimane in cui Vo' è diventato improvvisamente un paese blindato. Paolo e Mariateresa lavorano in continuità assistenziale (guardie mediche) a Conselve, Luca come medico di medicina generale a Cinto Euganeo. «Non siamo eroi, abbiamo semplicemente fatto il nostro lavoro. Quello che c'era da fare in quel momento» hanno ripetuto in qualunque occasione, pubblica o privata, negli ultimi quattro mesi. Lo ripeteranno anche questa mattina davanti al ministro Speranza.
L'IMPEGNO
I tre medici si sono proposti volontariamente per trasferirsi a lavorare nel primo focolaio di Vo' sostituendo come medici di base i loro colleghi in quarantena. E nelle loro parole non manca mai il pensiero ai colleghi: sia ai medici di Vo' costretti in quei giorni terribili all'isolamento, sia a tutti quelli che hanno dovuto fare la stessa esperienza da sostituti nelle settimane successive. Oggi davanti al ministro Speranza non ci saranno solo Mariateresa, Paolo e Luca. Ci sarà un'intera categoria.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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