L'INCONTRO
CAMPOSAMPIERO «Sicuramente ad ottobre aumenteranno i focolai

Sabato 1 Agosto 2020
L'INCONTRO
CAMPOSAMPIERO «Sicuramente ad ottobre aumenteranno i focolai di Covid-19 sia di numero sia di intensità. Oggi il virus circola perchè non siamo mai arrivati al contagio zero. La trasmissione del Coronavirus d'importazione alimenta la paura verso lo straniero? É naturale che se nel mondo la pandemia è in crescita, ne risenta anche il nostro Paese: ma ricordiamoci bene che all'inizio siamo stati noi italiani a diffondere la malattia. D'altronde l'epidemia non riconosce nè razza, nè età, nè colore politico». L'immunologo Andrea Crisanti, ospite d'eccezione della serata in piazza Castello a Camposampiero organizzata dal Rotary e dal Lions Club per ringraziare tutte le persone che hanno contribuito ad affrontare nel migliore dei modi l'emergenza epidemilogica a Padova e provincia, ha parlato di Covid e di un prossimo futuro da guardare con fiducia.
LA SITUAZIONE
«Non abbiamo ancora un vaccino e una terapia - ha affermato dal palco - ma qui in Veneto abbiamo scoperto una cosa molto importante: individuare e circoscrivere il virus. Un grazie particolare per aver ottenuto questo risultato va alla popolazione di Vo' che si è sottoposta ai test. Mi viene sempre in mente quel bambino - ha ricordato con commozione Crisanti - accompagnato dai genitori, che non voleva donare il sangue perché aveva paura. Il papà lo ha amorevolmente convinto dicendogli fallo per l'Italia. Ecco questo mi ha toccato profondamente e convinto di proseguire nella strada tracciata». Il professore, ordinario di Microbiologia all'Università di Padova, ha invitato tutti a mantenere viva l'attenzione. «É normale che i contagi continuino perchè non siamo arrivati alla trasmissione zero. Padova e provincia registrano casi e situazioni simili alle altre provincie venete. Diciamo che siamo stati bravi e capaci, fin da subito, ad individuare e circoscrivere i focolai. Questo è il dato più importante, anche se è innegabile che nei prossimi mesi ci sarà un aumento dei contagi. Sapere però cosa fare dinnanzi all'insorgere della malattia è fondamentale per isolare e contenere i positivi al virus».
L'EVENTO
All'evento, al quale hanno partecipato circa quattrocento persone in piazza Castello, davanti al Municipio colorato della bandiera nazionale per dire grazie agli eroi e agli angeli della lotta al Coronavirus, erano presenti numerose autorità civili e militari. Dopo gli interventi della sindaca Katia Maccarrone, del presidente della provincia Fabio Bui e dei due presidenti del Rotary Enzo Mantovani e del Lions Mauro Olivetti, la parola è passata al Prefetto di Padova. «Un grazie questa sera va dato a tutti i cittadini della provincia di Padova - ha detto Renato Franceschelli - Ognuno è stato un esempio di responsabilità e correttezza durante il lockdown. Mi auguro che questo spirito non si perda anche in futuro perché contro il virus abbiamo vinto delle battaglie ma non ancora la guerra». Realistico, infine, l'appello lanciato da Michela Marca, coordinatrice del reparto di rianimazione  dell'azienda ospedaliera di Padova. «Attenzione perché l'incubo non è ancora finito. Dai primi giorni di luglio stiamo accogliendo malati in terapia intensiva da Covid dopo un'assenza di oltre due mesi di contagiati da Coronavirus. Non è ancora il momento di cantar vittoria».
L.Ma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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