L'ex sindaco Gottardo: «Sergio, un grave errore»

Sabato 18 Gennaio 2020
L'ex sindaco Gottardo: «Sergio, un grave errore»
LA STORIA
PADOVA È infuriato, anzi, per dirla con lui, «civicamente indignato», l'ex sindaco Settimo Gottardo, 85 anni, che per primo all'inizio degli anni Ottanta concesse gli spazi dell'ex Macello alla Clac di Francesco Piva. «Sono stupefatto dal comportamento dell'amministrazione. E lo dico da amico e sostenitore di Sergio Giordani. Questa volta ha fatto un grave errore, è stato consigliato male da qualcuno con una visione bolscevica. Come si fa a trattare un fenomeno sociale come un fenomeno di ordine pubblico? Non sta nè in cielo nè in terra».
Era il 1980 quando Gottardo, allora assessore ai Lavori Pubblici (sarà poi sindaco dall'82 all'87), decise che quell'associazione di associazioni meritava una sede. Fino ad allora la Clac aveva trovato posto nella Loggia Amulea, destinata a restauro, e l'ex Macello, lasciato in stato di totale abbandono dopo la dismissione, sembrava la soluzione ideale per dare spazio «a un gruppo di associazioni libere e apartitiche - ricorda - che avevano diritto ad avere voce, anche quando era critica nei confronti dell'amministrazione. Non dimentichiamo che parte della città a quel tempo era occupata, e in questo caso abusivamente, dai gruppi legati ad Autonomia». Con Francesco Piva l'intesa fu presto trovata. «Come amministrazione, e faccio notare con fondi delle manutenzioni ordinarie e non con progetti faraonici, feci restaurare la cosiddetta Cattedrale, l'ingresso sulla cui terrazza si tenevano le osservazioni delle stelle e appoggiai l'iniziativa della camera iperbarica del Club Sommozzatori. Quindi arrivò l'accordo con la Clac, che ha custodito quel luogo per quarant'anni, facendolo vivere di cultura e di socialità ed evitando che diventasse un'area di degrado come è successo al Configliachi o alle Padovanelle. Oggi non si possono trattare queste associazioni come occupanti abusivi, sono i veri custodi di un bene pubblico e andrebbero ringraziate».
La Comunità per le libere attività culturali era nata qualche anno prima, nel giugno del 1975, primo presidente l'avvocato Bruno Arrigotti. Prima ancora, nel 1971, l'idea di Francesco Piva si era concretizzata nel Comitato difesa ambiente, presieduto invece dal sociologo Sabino Acquaviva, suo grande amico. Già in quei primi anni la Clac riuniva numerose associazioni, tra le quali il Wwf, il Gruppo Astrofili, il Club Sommozzatori, la Lipu, il Gruppo Speleologico e tante altre. Molte le battaglie combattute dall'associazione per la vita culturale della città. Tanto per dirne una, fu anche spinta dalla Clac che l'amministrazione mise mano al degradato sistema fognario. Ma l'elenco degli stimoli e delle azioni per la città è lungo: dal salvataggio di parte dell'Archivio di Stato, in abbandono all'ex ospedale di San Francesco, all'impegno per il recupero della cinta muraria, dalla valorizzazione dell'Orto Botanico e della Loggia e Odeo Cornaro alla conservazione della piroga preistorica trovata nel Bacchiglione. Fiore all'occhiello della Clac il Parco didattico dell'ex Macello, un sito naturale nel cuore della città, visitato negli anni da migliaia di scolaresche e ora chiuso, dopo il fortunale del 2018.
La città nel 2011 ha conferito a Francesco Piva, che definiva il laboratorio di via Cornaro «un luogo antropologico, fatto di persone e idee», il riconoscimento di Padovano Eccellente. «Ideatore, fondatore e segretario generale della Clac, in 35 anni di attività all'interno dell'ex Macello - la motivazione - ha dato avvio al recupero del parco e al riutilizzo delle vecchie costruzioni, ottenendo nel 1986 il vincolo paesaggistico e poi difendendolo». E inoltre: «Ha costituito una biblioteca di cultura e ambiente veneto, una biblioteca internazionale per l'infanzia, un museo didattico di storia dell'informatica con il recupero di importanti materiali storici».
Mercoledì scorso lo sfratto. «Per fare cosa? - conclude Gottardo - Un altro deserto? La Clac deve tornare dove è sempre stata».
Maria Grazia Bocci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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