L'ex base del 1° Roc passa al Comune

Giovedì 6 Settembre 2018
L'ex base del 1° Roc passa al Comune
ABANO
L'ex base logistica del Primo Roc a Giarre passerà al Comune. L'ha annunciato il sindaco Federico Barbierato: lunedì scorso è arrivata la comunicazione che non c'erano più ostacoli al trasferimento della proprietà del complesso dal Demanio all'ente locale. Proprio ieri, però, ricorrevano due anni dalla prima manifestazione spontanea dei cittadini che si riunirono di sera davanti all'ex base, per dire no all'ipotesi di trasformazione in un hub per l'accoglienza degli immigrati.
Da quell'iniziativa nacque il comitato Abano Dice No che portò avanti fino al giugno successivo un presidio h24 davanti all'ingresso dell'ex caserma, e dal quale nacque l'omonima forza politica poi sconfitta al ballottaggio delle elezioni amministrative del 2017 ma che vanta suoi rappresentati in consiglio comunale. «L'acquisizione del Primo Roc era una delle priorità del nostro programma amministrativo - ha detto il sindaco Barbierato attorniato da tutta la giunta, alcuni consiglieri comunali e cittadini - è un progetto su cui abbiamo iniziato a lavorare un anno fa, subito dopo l'insediamento». Il complesso dell'ex base logistica occupa un area di 68 mila metri quadrati. Al suo interno palazzine capaci di ospitare da 300 a 600 persone, un campo da calcio e uno da tennis. Come base dell'esercito è rimasta attiva dagli anni 80 fino al 1998. Venne definitivamente chiusa nel 2003.
ITER COMPLESSO
«Dobbiamo un ringraziamento al direttore dell'Agenzia del Demanio per il Veneto, Dario Di Girolamo, con il quale siamo stati in costante contatto e che ha seguito tutto l'iter della richiesta - ha continuato il sindaco - il sì al trasferimento è arrivato solo dopo che la Prefettura ha dichiarato come il bene non fosse di suo interesse e potesse essere trasferito al nostro Comune». Affinché l'ente locale entri in possesso del Primo Roc saranno necessari un passaggio in consiglio comunale, entro questo mese, e successivamente la firma di un protocollo d'intesa con il Demanio con la consegna delle chiavi. L'ex base fu già in possesso del Comune grazie a un accordo siglato nel 2015 dall'amministrazione Claudio. Prevedeva la realizzazione di una nuova caserma da 6 milioni di euro per i Carabinieri.
Nel 2016 il commissario prefettizio fece uscire il Comune dall'accordo affermando che l'ente locale poteva ottenerlo senza costosi vincoli. «Otterremo il Primo Roc nello stato di fatto e diritto in cui si trova, con il solo vincolo di riconoscere al Demanio il 25% del prezzo di una eventuale rivendita anche di una sua parte - ha spiegato il primo cittadino - prematuro parlare di progetti o idee per il suo utilizzo. Si può dire invece che arriveremo a definire cosa farci attraverso un percorso partecipato. Penso che coinvolgeremo degli esperti, può essere l'Università, ma potrebbero essere anche altri. Il Primo Roc può contenere più che una cittadella della sicurezza, si tratta di dagli una funzione utile alla città e al quartiere di Giarre». «Finalmente il Primo Roc è stato restituito alla disponibilità degli aponensi - ha commentato il consigliere comunale Maurizio Tentori (Abano Dice No) - le cronache di questi giorni ci ricordano come, ad evitare un insediamento che pareva già deciso, siano state fondamentali l'attivazione del Comitato e la mobilitazione dei cittadini. Ora confido vengano avviati con sollecitudine i lavori preannunciati nel programma elettorale della maggioranza».
Alessandro Mantovani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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