L'ECONOMIA
PADOVA Ecco i primi segnali positivi sull'andamento economico. «Possiamo

Sabato 31 Luglio 2021
L'ECONOMIA PADOVA Ecco i primi segnali positivi sull'andamento economico. «Possiamo
L'ECONOMIA
PADOVA Ecco i primi segnali positivi sull'andamento economico. «Possiamo dire con ragionevole ottimismo che una luce alla fine del tunnel iniziamo a vederla». Ci va cauto Patrizio Bertin, presidente di Ascom Confcommercio Padova, dopo aver letto i dati che emergono dalle ultime rilevazioni Istat che indicano per la prima volta un aumento della fiducia di consumatori ed aziende rispetto al settembre del 2018. «Non vogliamo cantar vittoria, non è questo il momento, ma per il comparto del terziario, che abbiamo ben visto essere quello maggiormente penalizzato dalla pandemia commenta Bertin - cominciare a registrare qualche dato positivo fa tirare un piccolo sospiro di speranza».
La fiducia dei consumatori passa da 115,1 nel 2018 a 116,6. Questo indicatore si pone l'obiettivo di misurare, tramite un'indagine a campione, la fiducia basata sulla spesa che singoli e famiglie svolgono durante il mese in relazione a investimenti, spese correnti e particolari e risparmi. Le imprese mostrano il dato più alto di sempre da 112,8 a 116,3 elemento importante che spesso condiziona investimenti e sviluppo. Sono in crescita anche le componenti relative al clima economico, personale e corrente. «A tutto questo siamo però arrivati grazie anche al rispetto collettivo delle misure igieniche e di contenimento e grazie ad una campagna vaccinale continua Bertin - che finalmente sta dimostrando tutta la sua importanza nel riportarci finalmente a poter vivere in una situazione di quasi normalità».
Resta una criticità da risolvere, quella di riportare ai valori pre-crisi l'intero comparto del turismo, delle attività ricreative e dell'intrattenimento, per il quale le restrizioni vigenti hanno significato un freno per la ripresa. «Ma abbiamo ora una freccia in più a disposizione, la nomina di Padova Urbs Picta a patrimonio dell'Unesco chiude infine Bertin - che sicuramente costituirà un fattore importante di sviluppo per il nostro turismo e la nostra economia: è un'occasione preziosissima che dobbiamo essere in grado di gestire in maniera ottimale, facendola diventare volano di crescita per l'intero sistema economico non solo cittadino».
Lancia un appello alla vaccinazione anche il presidente della Confesercenti del Veneto Centrale, Nicola Rossi. «Se non usciamo da questa situazione pandemica sarà difficile che l'economia decolli dichiara -. Senza la serenità di poter lavorare con continuità, infatti, il Veneto non può sperare di tornare ad essere tra le prime Regioni per Pil. Attenzione, l'andamento della situazione ci dimostra che la strada dei vaccini sia quella corretta. Nonostante l'incremento dei contagi, infatti, sembrerebbe che questi siano legati soprattutto a soggetti non vaccinati. Ecco perché oggi non possiamo focalizzarci su green pass sì o green pass no». La posizione è netta. «La questione è: vogliamo tenere aperte le attività economiche o vogliamo tornare ad una chiusura totale come lo scorso anno? Il certificato verde è uno strumento che ci può dare continuità d'impresa, e la continuità d'impresa è proprio quello che da marzo 2020 ci è mancata. Senza continuità d'impresa non è possibile progettare e la capacità stressa di fare impresa si perde. Ecco perché, se il lasciapassare ci libera dal rischio di future chiusure, diventa lo strumento da abbracciare».
L'importante, oggi, è contrastare il rischio di chiusure totali. «Lo ripeto, se il timore è quello, lecito, di perdere clienti, andiamo a vedere i numeri. Secondo le stime di Sps Trend (Università di Milano), a giugno 2021 era il 5% della popolazione a dichiarare di non volersi vaccinare. Mettiamo anche che fossero il 10%, vogliamo perdere il 10% o il totale dei clienti ovvero il 100% perché siamo chiusi? spiega Rossi - Inoltre dobbiamo pensare anche a chi non si può vaccinare. Nella situazione attuale chi per patologie particolari non può farlo, si troverà comunque coperto dall'immunità di gruppo. Ecco perché dobbiamo spingere alla vaccinazione ogni singolo individuo».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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