L'AUTORIZZAZIONE
PADOVA Ora si può dire che è veramente fatta per il

Venerdì 19 Aprile 2019
L'AUTORIZZAZIONE
PADOVA Ora si può dire che è veramente fatta per il Rabin. Il settore Lavori Pubblici del Comune ha ricevuto nei giorni scorsi l'ultimo positivo parere della Sovrintendenza, datato 12 aprile, rispetto alla variante del progetto per quanto riguarda gli interni. Dunque non c'è più nessun ostacolo per aprire.
È un'ossessione quella del ministero per i beni culturali per il concetto di trasparenza che ha sempre sostenuto con decisione. In pratica i negozi che si affacceranno al piano terra del monumento dovranno garantire la visibilità fra il Prato e l'interno del parcheggio e dunque gli scaffali non potranno essere alti più di 1 metro e 60 e sono stati disposti longitudinalmente. C'era poi un problema di aperture (finestre) degli spazi commerciali che non era gradito dai tecnici della Soprintendenza e che sono state modificate. Questo per dire quanto è delicato far rivivere un monumento tutelato.
IL PARERE
Scrivono da Venezia che sono state annullate le modifiche delle aperture prospicienti il Prato della Valle. E poi ancora che il disegno degli spazi commerciali dei porticati maggiori e minori è stato progettato in modo da concentrare gli apparati informativi e illuminotecnici. Inoltre anche l'impiantistica e i pavimenti sono stati modificati nel senso migliore. Dunque la soluzione che riorganizza gli spazi commerciali appare rispettosa dell'indirizzo sostanziale, orientato a contenere il proliferare di elementi non seriali di ingombro dello spazio. A fronte di questo la Soprintendenza autorizza l'esecuzione dei lavori.
VIA LIBERA
Si temeva dunque che dopo la morte del Soprintendente Alberti questo sarebbe stato uno dei progetti che avrebbe sofferto di più, ma qui il ministero e la Soprintendente ad interim Emanuela Carpani, si sono superati. Il colore del nuovo Foro Boario è un giallo ocra molto tenue intervallato da una fascia grigia e poi un bianco latteo. Il 6 maggio comincerà lo smontaggio delle impalcature della facciata. Guardandola dal Prato nella parte dal centro a sinistra vedremo un supermercato Despar. Dal centro a destra ci sarà una banca. Inframezzati da un ristorante sulle terrazze un bar a piano terra e un'enoteca al piano superiore. La circostanza particolare è che ci sarà una sala riunioni che sarà in uso pubblico per 52 giorni all'anno mentre anche le terrazze potranno essere fruibili. Si può già immaginare la suggestione di cenare in estate con vista Prato e basiliche.
IL PARK
In ogni caso la piena operatività si raggiungerà in autunno con l'ingresso degli affittuari che completerà l'opera di restauro. La sistemazione del monumento, costruito fra il 1913 e il 1919, è a carico di parcheggio e immobiliare Prato della valle srl una società privata costituita fra Parcheggi Italia, Sinloc, Cavagnin e Gallo road che ha già realizzato il parcheggio in superficie ricavandone 490 posti (40 per i pullman e 9 per i camper). L'investimento è di circa 9 milioni di euro. Lo gestirà per 39 anni, dando al Comune un canone in percentuale ai ricavi generati sia dal parcheggio che dagli esercizi commerciali nell'ordine del 14 per cento. Insomma il Comune diventerà in qualche modo azionista del primo project-financing nella storia padovana e al termine della Convenzione tornerà in possesso del monumento e dell'area. Dall'apertura del parcheggio e nelle more della sistemazione definitiva il Comune si è accordato con i costruttori che i ricavi del parcheggio sarebbero andati al 50 per cento fra gli uni e gli altri. Parcheggiare costa 1 euro l'ora (12 euro l'intera giornata).
M.G.
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