L'APPUNTAMENTO
PADOVA Domani nella Basilica di Sant'Antonio verrà celebrata la Virgo Fidelis, patrona dell'Arma. La Vergine Maria, venne proclamata l'11 novembre 1949 da Papa Pio XII, accogliendo la proposta dall'allora Ordinario Militare per l'Italia, il cardinale Carlo Alberto di Cavallerleone.
Il Pontefice, poi, ne fissò la celebrazione della ricorrenza il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al tempio, ma anche in memoria dell'estremo sacrificio dei carabinieri in occasione dell'eroica difesa del Caposaldo di Culquaber, in Abissinia, l'attuale Etiopia, da parte del 1^ Battaglione carabinieri e zaptiè mobilitato, che proprio in quella data si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d'Africa. Per quel fatto d'armi fu conferita alla bandiera dell'Arma dei carabinieri la seconda medaglia d'oro «per aver, quei militari, immolato la propria vita perpetrando le gloriose tradizioni dell'Arma, simbolo delle virtù italiche».
Così tragici eventi, mai sopiti nei ricordi, non possono far dimenticare chi soffre per la perdita dei propri cari ed è per questo che, nella stessa ricorrenza, viene celebrato anche la Giornata dell'Orfano. Figli ai quali l'Arma dei carabinieri non fa mancare la propria vicinanza e il proprio sostegno attraverso l'Opera nazione assistenza orfani militari Arma dei carabinieri. All'evento organizzato per domani in Basilica, dal comandate interregionale, generale Enzo Bernardini, che estende la propria competenza su ben 22 province del Triveneto e l'Emilia Romagna, saranno presenti, oltre al Comandante della legione carabinieri Veneto, generale Fabrizio Parrulli, autorità civili e militari regionali, provinciali e di Padova.
Alla celebrazione è invitata a partecipare tutta la cittadinanza «nel solco profondo del legame, forte di significativi sentimenti quali fiducia, affetto, abnegazione, che le migliaia di carabinieri che svolgono il loro servizio sul territorio hanno saputo instaurare con le realtà nelle quali operano Un operare silenzioso che accompagna ormai dal 1814 la storia del nostro Paese, che vede l'Arma dei carabinieri dalla sua fondazione presente nelle grandi città come nei piccoli centri sempre a fianco del cittadino in ogni evento».
M.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Domani nella Basilica di Sant'Antonio verrà celebrata la Virgo Fidelis, patrona dell'Arma. La Vergine Maria, venne proclamata l'11 novembre 1949 da Papa Pio XII, accogliendo la proposta dall'allora Ordinario Militare per l'Italia, il cardinale Carlo Alberto di Cavallerleone.
Il Pontefice, poi, ne fissò la celebrazione della ricorrenza il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al tempio, ma anche in memoria dell'estremo sacrificio dei carabinieri in occasione dell'eroica difesa del Caposaldo di Culquaber, in Abissinia, l'attuale Etiopia, da parte del 1^ Battaglione carabinieri e zaptiè mobilitato, che proprio in quella data si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d'Africa. Per quel fatto d'armi fu conferita alla bandiera dell'Arma dei carabinieri la seconda medaglia d'oro «per aver, quei militari, immolato la propria vita perpetrando le gloriose tradizioni dell'Arma, simbolo delle virtù italiche».
Così tragici eventi, mai sopiti nei ricordi, non possono far dimenticare chi soffre per la perdita dei propri cari ed è per questo che, nella stessa ricorrenza, viene celebrato anche la Giornata dell'Orfano. Figli ai quali l'Arma dei carabinieri non fa mancare la propria vicinanza e il proprio sostegno attraverso l'Opera nazione assistenza orfani militari Arma dei carabinieri. All'evento organizzato per domani in Basilica, dal comandate interregionale, generale Enzo Bernardini, che estende la propria competenza su ben 22 province del Triveneto e l'Emilia Romagna, saranno presenti, oltre al Comandante della legione carabinieri Veneto, generale Fabrizio Parrulli, autorità civili e militari regionali, provinciali e di Padova.
Alla celebrazione è invitata a partecipare tutta la cittadinanza «nel solco profondo del legame, forte di significativi sentimenti quali fiducia, affetto, abnegazione, che le migliaia di carabinieri che svolgono il loro servizio sul territorio hanno saputo instaurare con le realtà nelle quali operano Un operare silenzioso che accompagna ormai dal 1814 la storia del nostro Paese, che vede l'Arma dei carabinieri dalla sua fondazione presente nelle grandi città come nei piccoli centri sempre a fianco del cittadino in ogni evento».
M.L.
