L'APPELLO
PADOVA «Sul nuovo ospedale di Padova siamo agli sgoccioli. Dai

Martedì 24 Aprile 2018
L'APPELLO
PADOVA «Sul nuovo ospedale di Padova siamo agli sgoccioli. Dai presupposti sulla carta, noi siamo in grado di finire questa partita e firmare l'accordo di programma prima dell'estate. Fondamentale è pero la cessione delle aree da parte del Comune». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia - nel corso di un'intervista televisiva - ha fatto il punto sul nuovo polo della salute padovano. «Se non si facesse l'operazione - ha aggiunto - vorrebbe dire che il Comune viene meno ai suoi impegni. L'incrocio tra domanda e offerta in questo caso è la cessione dell'area. Le pratiche sono avviate. A noi manca giuridicamente il possesso, non dico la proprietà dell'area, per iniziare ad entrare a fare i lavori, giustificare le spese. Perchè se l'area poi non venisse trasferita saremmo di fronte a un danno erariale».
«Posso anche annunciare - ha sottolineato Zaia - che non abbiamo neanche problemi ad affrontare quest'opera dal punto di vista finanziario. Possiamo firmare l'accordo di programma prima dell'estate. Ma siamo un ente pubblico, dobbiamo avere la certezza, o una promessa che ci dia la certezza, che avremo l'area. Se non si chiude prima dell'estate vuol dire che il Comune non vuole, ma mi rifiuto di pensarlo».
Ora, lo schema di Accordo di programma è in costruzione da parte dell'azienda ospedaliera, diretta emanazione della Regione. Per essere operativo ha bisogno di una variante urbanistica che trasformi l'area di Padova est da commerciale a servizi sanitari e nello stesso tempo dia via libera ai privati confinanti con i quali finora esiste solo una convenzione firmata dall'ex sindaco Bitonci, di poter costruire. Potrebbe essere questo l'obiettivo del presidente, senza attendere che la variante sia inglobata nell'Accordo di programma. Il particolare è fondamentale perché metà del terreno dove deve sorgere l'ospedale è in mano a una banca e a un fondo finanziario perché ipotecato. É evidente che, per togliere le ipoteche, questi soggetti hanno bisogno di un documento probante la volontà degli enti pubblici di proseguire.
Il pre-accordo firmato a dicembre dice infatti che il Comune cederà gratuitamente all'Azienda ospedaliera (ovvero alla Regione) i suoi terreni a est per avere in cambio la proprietà dei terreni dove sorge l'attuale ospedale. Il nuovo policlinico sul terreno del S. Lazzaro occuperà 52 ettari, (520mila metri quadrati) delimitati a nord dalla linea ferroviaria per Venezia, a est dalla nuova statale del santo, a Sud dal palasport e dalla Torre rossa e a ovest dalle acciaierie. Di questi circa 386mila erano già di proprietà pubblica. Se ne aggiungeranno altri 132 mila da parte di privati confinanti che in cambio hanno ottenuto di poter edificare sui 68mila che restano di loro proprietà.
Mauro Giacon
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