L'ANDAMENTO
PADOVA Nell'ultimo mese la variante Delta è diventata prevalente

Giovedì 29 Luglio 2021
L'ANDAMENTO
PADOVA Nell'ultimo mese la variante Delta è diventata prevalente anche nel padovano e rappresenta la principale causa delle nuove infezioni. La curva estiva dell'epidemia continua a mantenersi ad alti livelli, tra martedì e mercoledì si registrano altri 82 nuovi casi di contagio. L'ultimo bollettino presenta un'ulteriore crescita dei padovani positivi al tampone, che raggiungono quota 1.475.
LE ATTIVITÀ
In questo quadro il direttore generale dell'Ulss 6, Paolo Fortuna, ieri ha fatto visita all'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie per incontrare i cacciatori di varianti. La prevenzione e il contrasto della pandemia, infatti, passano anche da Legnaro. Nei laboratori dell'istituto e nella Microbiologia dell'Azienda ospedaliera vengono processati i test molecolari inviati dai punti tampone dell'Ulss per il sequenziamento delle nuove varianti, in particolare la Delta e la Gamma. «Questo ente sanitario pubblico d'eccellenza è attivo su tre regioni e si occupa da sempre dello studio e della prevenzione delle infezioni batteriche o virali che dagli animali possono fare il salto di specie e contagiare gli umani dichiara Fortuna Ma l'Izsve fa molto di più, rappresentando un punto di riferimento imprescindibile per tutte le aziende e gli operatori del settore sanitario, veterinario e zootecnico». Tra i presenti all'incontro, il direttore generale dell'Istituto Antonia Ricci e il responsabile del Dipartimento funzionale sanità animale e sicurezza alimentare dell'Ulss Anselmo Ferronato.
I NUMERI
È stato fatto il punto sulla diffusione delle varianti e sulle altre attività che vedono in partnership l'Euganea e lo Zooprofilattico. «In questo centro di ricerca d'avanguardia continua Fortuna decine di medici veterinari, biologi, chimici e biotecnologi si dividono tra i laboratori di chimica, virologia speciale e sperimentazione, ricerca e innovazione, sorveglianza epidemiologica e controllo delle malattie di origine animale, per garantire quel principio di unica salute promosso dall'Organizzazione mondiale della sanità nel rapporto tra uomo e animale».
La task force a caccia di varianti effettua più di 100 analisi a settimana. In Veneto finora sono state individuate 11 varianti. L'impegno di questa unità è raddoppiato nelle ultime settimane per tenere sotto controllo l'andamento della pandemia. La variante Delta ormai si conferma come la più diffusa nel padovano. Dal 20 al 27 luglio la Microbiologia dell'Azienda ospedaliera ha sequenziato 365 campioni e 363 erano di variante Delta. Solo due sono Alfa, quindi inglese.
L'incidenza del Covid nell'ultima settimana è salita a 33 casi ogni 100mila abitanti, dal 13 al 20 luglio si contavano 19 punti in meno. È stabile la pressione ospedaliera. All'ospedale di Padova si trovano 9 pazienti in reparto e 5 in terapia intensiva, quest'ultimi tutti non vaccinati. Un altro paziente si trova in area medica a Schiavonia e un secondo positivo in rianimazione a Cittadella.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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