L'ALLARME
PADOVA Aumentano i ricoveri per virus sinciziale nella Pediatria di

Giovedì 28 Ottobre 2021
L'ALLARME PADOVA Aumentano i ricoveri per virus sinciziale nella Pediatria di
L'ALLARME
PADOVA Aumentano i ricoveri per virus sinciziale nella Pediatria di via Giustiniani. Nell'ultima settimana sono entrati in ospedale altri cinque piccoli pazienti colpiti da bronchiolite, portando a 21 il numero dei casi assisiti a Padova dall'inizio di ottobre ad oggi. A lanciare l'allarme è il direttore del Dipartimento di Salute della donna e del bambino, la professoressa Liviana Da Dalt. «In poco meno di un mese abbiamo visto lo stesso numero di bambini con virus sinciziale che in genere siamo abituati a vedere nel corso di una stagione intera, quindi da ottobre ad aprile. E l'impennata è arrivata prima del solito».
I DATI
Non c'è solo il Covid, a causa del virus sinciziale e degli altri virus che colpiscono l'apparato respiratorio gli accessi al Pronto soccorso sono quasi raddoppiati, passando da una media di 60 a cento richieste al giorno. Per questo motivo si sta andando verso una riorganizzazione dei percorsi del reparto di emergenza-urgenza, con l'obiettivo di velocizzare l'assistenza verso i bimbi.
LE CONTROMISURE
«Stiamo studiando una rivisitazione del Pronto soccorso pediatrico annuncia la professoressa Da Dalt -. Abbiamo bisogno di più spazio perché i bambini sono tanti e vogliamo modificare i flussi di accesso e uscita. L'idea è di sottoporre tutti i bambini con sintomi sospetti a tampone antigenico rapido immediatamente all'ingresso, quindi durante il triage. Del resto, è difficile differenziare i sintomi del Covid con quelli degli altri virus respiratori. Il tampone rapido ci permette di rendere più fluidi tutti i percorsi successivi. Al momento dobbiamo tenere in isolamento i bimbi con sospetto Covid, e tenere separati tanti bambini può congestionare la situazione. L'emergenza Covid ci ha insegnato a essere flessibili, sono certa che questo cambiamento migliorerà le cose».
I RISCHI
Tra i 21 bambini ricoverati a causa delle conseguenze del virus sinciziale, ci sono anche quattro neonati che hanno avuto bisogno di ventilazione assistita in terapia intensiva. «Il virus respiratorio sinciziale dà un'infezione ai bronchi molto rischiosa soprattutto nel primo anno di vita spiega la professoressa Da Dalt -. Mentre nei bambini più grandi e negli adulti si risolve con sintomi lievi, come rinofaringite, febbre o tosse. L'epidemia che solitamente arriva a novembre è scoppiata con almeno un mese d'anticipo. Per un anno e mezzo il virus non ha circolato grazie alle misure anti-Covid, dal lavaggio delle mani alle mascherine. Ma non appena queste misure sono state allentate, i bambini più grandi sono tornati all'asilo o a scuola, il virus ha cominciato a circolare velocemente. E ora sta dando forme gravi nei piccolissimi».
La prognosi è comunque buona. «Il virus sinciziale impegna il bambino all'inizio, con una fase acuta aggiunge l'esperta -. Ma una volta messi in atto i trattamenti del caso, i sintomi della malattia scompaiono in 48-72 ore. Il mondo scientifico è impegnato sulla realizzazione del vaccino, ma ancora non sono stati raggiunti i risultati sperati».
«Per proteggersi è bene continuare a mantenere tutte le precauzioni finora adottate con il Covid: igienizzarsi di frequente le mani, non mettere i bambini a contatto con persone malate e, se si ammalano, tenerli a casa in convalescenza. Tra poco inizia la campagna vaccinale contro l'influenza, ricordo che i bambini possono essere vaccinati a partire da sei mesi di età. La consiglio a tutti».
E.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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