L'ACCUSA
PADOVA È ancora polemica sulla gestione del Pedrocchi. Questa volta

Martedì 16 Gennaio 2018
L'ACCUSA
PADOVA È ancora polemica sulla gestione del Pedrocchi. Questa volta ad andare all'attacco è Italia Nostra. L'associazione, infatti, ieri ha inviato una lettera a dir poco polemica indirizzata al sindaco Sergio Giordani, all'assessore alla Cultura Andrea Colasio, al direttore dei Musei civici Davide Banzato e alla Soprintendenza. Nella missiva si spiega che sabato scorso un gruppo di associati a Italia Nostra è andato in visita alla mostra sui 150 anni dell'istituto Selvatico allestita al piano nobile del Pedrocchi. La visita, però, non è stata possibile in quanto, nelle sale dove era allestita l'esposizione, era in corso una banchetto nuziale. «Ci risulta che destinazione primaria di quegli spazi si spiega nella lettera sia oggi quella monumentale museale e che pertanto le eventuali attività che vi si svolgono debbano essere compatibili, oltre che con le primarie esigenze di conservazione e tutela del bene (e c'è da dubitare che un banchetto lo sia), con la possibilità di visitare il monumento, tanto più in occasione di una mostra». Insomma, ancora una polemica sull'uso improprio del principale caffè cittadino. Contrariamente ad altre circostanze, però, questa volta Colasio preferisce andarci cauto: «Voglio prima comprendere come sono andate le cose. Bisogna capire in che ora è avvenuta questa visita e se il banchetto nuziale ha, effettivamente, leso il diritto di queste persone a visitare il monumento». Una cautela che, l'altro giorno l'assessore alla Cultura non ha avuto commentando il furto delle zampe leonine dal bancone della sala rossa e il veglione di Capodanno. Un veglione molto controverso dal momento che, fino all'alba, il caffè sarebbe stato trasformato in una sorta di discoteca. «Credo che il Pedrocchi, in alcune occasioni, sia stato utilizzato in modo non appropriato. Nessuno mette in discussione che si possano organizzare delle feste ma, trasformarlo in una sorta di discoteca, è perlomeno inopportuno» ha detto Colasio che poi ha aggiunto: «La notte di San Silvestro il piano nobile è stato utilizzato in maniera non consona. In sala Rossini è stato organizzato il cenone e, a mezzanotte, sono state anche accese delle fontane luminose per festeggiare il nuovo anno. Non solo. Alcuni tavolini di marmo d'epoca sono stati utilizzati per tagliare il panettone. Così proprio non va. Il mio settore sta valutando la possibilità di sanzionare il gestore. Nessuno è contrario all'uso commerciale dello stabile, ma non si deve mai prescindere dal suo valore storico, artistico e anche simbolico».
Alberto Rodighiero
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