Ingorghi e polemiche sui colli euganei

Lunedì 19 Ottobre 2020
L'emergenza non frena la voglia di gita. Sosta selvaggia e code chilometriche lungo la strada che conduce al parco delle Fiorine. Sembrava una scena da ingorgo ferragostano quella che si è presentata agli occhi degli automobilisti accorsi ieri a godere la domenica di sole sui colli. Tanti quelli impegnati a salire per raggiungere il Parco avventura, quanto quelli che si sono trovati infilati in un collo di bottiglia che li ha obbligati per un'ora a procedere a passo d'uomo. Scoppia dunque l'ennesima polemica per l'assenza di controlli sul traffico, pressoché impossibile del resto per un comando di Polizia locale come quello di Teolo, ridotto a sole due unità. Fra le vittime del mega ingorgo anche il capogruppo di opposizione Teolo Civico 34, Riccardo Beghin che ha tuonato contro le mancate misure del Comune. «Davanti ad amministratori ha polemizzato che in più occasioni si sono appellati alla tolleranza zero, scene come queste evidenziano l'assoluta impotenza di agire per la tutela del proprio territorio. Se una delle scuse per giustificare il mancato adeguamento di uomini e mezzi in situazioni di emergenza è la carenza di fondi, mi domando il motivo per il quale non sia stato inviato un vigile a controllare le auto. Avrebbe sicuramente staccato almeno 300 contravvenzioni per sosta vietata. Non sono un sostenitore delle multe selvagge. Ma sono convinto che gli automobilisti che hanno creato il caos al Parco ieri, lo hanno fatto anche perché convinti di rimanere impuniti».
L.P.
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