«Inceneritore, diciamo no ai Pfas»

Giovedì 2 Settembre 2021
«Inceneritore, diciamo no ai Pfas»
PALAZZO MORONI
PADOVA No al trattamento dei Pfas, diminuire la quantità di rifiuti da incenerire, chiarezza sui dati legati ai fumi. Sono queste le osservazioni al progetto sulla nuova linea dell'inceneritore che il Comune ha presentato in Regione. Martedì scorso scadeva il termine per la presentazione delle osservazioni per l'ammodernamento impiantistico del termovalorizzatore. La giunta Giordani quindi ha depositato, nei termini prestabiliti, le proprie osservazioni alle risposte di Hestambiente alle precedenti note, tenendo inoltre fermo quanto già inviato a marzo.
LE MODIFICHE
Ma quali sono le modifiche richieste da palazzo Moroni rispetto al progetto originale? Innanzitutto si chiede espressamente la non approvazione del trattamento dei Pfas, dal momento che non esiste ad oggi alcuna certezza che le molecole di queste sostanze vengano distrutte nell'incenerimento, con possibili gravi ricadute su salute dei cittadini perché potrebbero essere disperse in atmosfera. In secondo luogo viene richiesta la diminuzione della potenzialità totale, dal momento che le linee guida pubblicate recentemente dalla stessa Regione Veneto prevedono una diminuzione pro capite del rifiuto urbano che interesserà e già interessa la città di Padova, che sta mettendo in atto, in primis l'introduzione della raccolta porta a porta.
«Su questo punto però si possono dare solo indicazioni parziali, perché in assenza di una pianificazione regionale ha ieri spiegato l'assessore al Verde Chiara Gallani - ovvero di un piano rifiuti che espliciti chiaramente la quantità di rifiuti prevista per il nostro territorio, è complesso stabilire la riduzione necessaria». Per quanto riguarda le emissioni invece viene richiesto, che i dati vengano forniti in maniera disaggregata per la città di Padova e per gli altri comuni. Questo perché i numeri aggregati della provincia non sarebbero coerenti con indirizzo della progettazione e soprattutto prevedono ricadute importanti solo su alcuni comuni e no su altri.
«È positivo che l'azienda sia disponibile a sostenere lo studio epidemiologico, ma chiediamo che questo venga svolto con terzietà e che venga anticipato in modo che possa essere utile per la valutazione del progetto nel corso del procedimento di Via ha detto ancora l'assessore - Abbiamo insistito particolarmente sulla questione dei Pfas. Non possiamo permettere si proceda su una questione che può avere ricadute così gravi sulla salute dei cittadini. Restiamo sempre in attesa di una pianificazione regionale e ribadiamo che non è possibile procedere con una progettualità come il termovalorizzatore senza gli elementi per comprendere realmente quale è il fabbisogno della città e del territorio».
PENSIERO UNIVOCO
«Le nostre osservazioni, in molti punti, coincidono con quelle presentate da enti, cittadini, comitati e associazioni ha detto ancora l'esponente di Coalizione civica - Sono questioni sollevate anche nella mozione consiliare di maggioranza discussa e votata dal nostro Consiglio Comunale. Sembra evidente la città abbia un pensiero univoco sul tema e auspico che la Regione sappia tenere in considerazione con la dovuta attenzione la voce del territorio». «Contrariamente a quanto sostenuto da qualcuno ha concluso Gallani - gli atti relativi a questo progetto depositati dal Comune alla Regione sono tutti visibili e pubblici. L'amministrazione comunale non può secretare alcunché, non essendo a capo del procedimento. Elaborati atti e documenti di Hestambiente sono stati tutti inviati alla Regione».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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