IN PROVINCIA
MONTAGNANA Niente alunni alla celebrazione della Giornata dell'Unità

Martedì 5 Novembre 2019
IN PROVINCIA
MONTAGNANA Niente alunni alla celebrazione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate: a Montagnana il sindaco condanna la scelta della preside. Ieri gli studenti delle elementari e delle medie dell'istituto Chinaglia erano a casa da scuola: così ha deciso la dirigente scolastica Lorella Goldin, che ha modificato il calendario delle vacanze anticipando al 4 novembre il giorno di festa riservato di solito al 21 novembre, quando la città festeggia la santa patrona.
Il disappunto del sindaco Loredana Borghesan non si è fatto attendere. Domenica mattina, al termine della commemorazione per i morti delle guerre (anticipata al 3 vista l'assenza delle scuole), la prima cittadina ha espresso il proprio rammarico di fronte ai rappresentanti delle forze dell'ordine e delle associazioni combattentistiche. «Bambini e ragazzi sono sempre stati coinvolti nella celebrazione del 4 novembre perché è un modo per far riflettere sull'importanza della storia e sui valori civici legati a essa - afferma Borghesan - Queste ricorrenze vanno rispettate perché sono parte integrante della formazione dei futuri cittadini. In questi giorni invierò una lettera alla dirigente scolastica nella speranza che questa situazione non si ripeta in futuro».
A Cittadella domenica la messa nella chiesa del Carmine e poi la sfilata e lonore al monumento ai Caduti e al cimitero militare austroungarico con il vice sindaco Marco Simioni. E ieri la celebrazione organizzata da Gruppo alpini e Associazione combattenti e reduci, che ha coinvolto tutti i 600 studenti della scuola secondaria di I grado schierati sul piazzale dellistituto, ai quali è stato spiegato il significato della ricorrenza. Poi lalzabandiera e il ricordo del partigiano cittadellese fucilato dai nazifascisti Luigi Pierobon, al quale sono intitolate la piazza centrale e la scuola.
«Il 4 novembre - ha sottolineato il sindaco di Cadoneghe Marco Schiesaro - è un appuntamento che merita di essere finalmente valorizzato e celebrato anche a Cadoneghe. In paese conosciamo tutti il nome di Giulio Zanon, cui è intitolata una delle nostre scuole. Della storia di questo ragazzo, caduto nel 1915 a 23 anni, si è però sempre parlato troppo poco, forse perché non in linea con un certo orientamento ideologico che ha segnato per decenni la vita politica del nostro comune».
Michelangelo Cecchetto
Lorena Levorato
Maria Elena Pattaro
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