«In pochi mesi si è rivelata persona diabolica»

Venerdì 5 Luglio 2019
«In pochi mesi si è rivelata persona diabolica»
PONTE SAN NICOLÒ
Quando ha ricevuto notizia dai carabinieri che la badante infedele era stata arrestata Marina Zanetti, 60 anni, di Teolo, figlia della coppia rapinata, ha tirato un sospiro di sollievo. «Ringrazio l'Arma per l'operato. Lancio un appello a tutte le famiglie che necessitano dell'ausilio di una badante, affinchè prima di accettare qualsiasi persona in casa facciano mille verifiche. Maria Pirvu appariva la badante ideale, ma dopo pochi mesi si è rivelata una persona diabolica». La sessantenne ha spiegato come è arrivata ad ospitare in casa sua la collaboratrice dell'Est. «Per qualche tempo ci siamo fatti aiutare da amiche di nostri conoscenti. Poi ci hanno consigliato di affidarci a professioniste del settore. Mi sono diretta con mio fratello Stefano in un'agenzia specializzata proprio in queste figure. Ebbene, quando Maria è entrata in casa dei miei genitori sembrava la badante ideale. Poi è andata a finire come sappiamo».
Marina Zanetti quando la mattina del 4 settembre scorso ha ricevuto il messaggio telefonico dalla badante nel quale la quarantenne riferiva di voler chiudere all'istante il rapporto di lavoro, ha subito capito che qualcosa di grave era accaduto.
«Ho chiamato mia mamma, che mi ha riferito di non vedere più in casa Maria. Mi sono precipitata in via Monte Bianco a casa dei miei genitori. Ho trovato mio padre disteso nel letto che non dava alcun segno di vita. In ospedale, dopo accertamenti, mi hanno confermato che era stato narcotizzato con una dose potente di ansiolitico. Poi ho contattato il 112 ed è cominciata l'attività d'indagine. Quando ho avvisato l'agenzia che la badante si era dileguata mi hanno riferito che se la stessa fosse passata a ritirare lo stipendio, io avrei dovuto pagarla. Un'assurdità alla luce di come sono andate le cose. Tengo a precisare che le prestazioni della donna mi costavano 1.750 euro al mese». Dopo 40 giorni dal ricovero in ospedale per intossicazione da Xanax Giovanni Zanetti il 21 ottobre scorso è morto.
«Non penso che le cause siano riconducibili all'ansiolitico - ha concluso la figlia - ma di certo non lo hanno agevolato e sicuramente hanno accelerato il processo di deterioramento di un fisico già logorato dal peso degli anni».
C. Arc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci