In fiera l'hub dell'innovazione D'accordo tutti i partiti politici

Giovedì 22 Febbraio 2018
IL DIBATTITO
PADOVA Su un punto, tutti sono d'accordo. Padova è il perno dell'economia veneta del presente e del futuro ed è qui che dovrà sorgere il nuovo hub dell'innovazione. Il luogo? La Fiera di Padova. La proposta la lancia l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Roberto Marcato nel confronto andato in scena ieri al Talent Garden di Padova dove i giovani startupper padovani hanno incontrato le maggiori forze politiche impegnate in campagna elettorale.
«Ho parlato con il rettore dell'Università, con il sindaco Giordani, con il presidente della Camera di Commercio e siamo tutti d'accordo ha annunciato Marcato - Ora non resta che superare i personalismi che spesso affliggono Padova ed evitare che ad altri venga l'idea di fare un proprio mini-hub perché non avrebbe senso. Bisogna mettere in rete i cervelli». E l'idea di Marcato è stata applaudita e approvata anche dalle altre forze. La prima ad unirsi è stata Vanessa Camani, candidata alla Camera per il Partito Democratico. «L'hub dell'innovazione a Padova ha detto rispondendo alle domande degli abitanti di Tag, il Talent Garden di via della Croce rossa è una proposta che approvo, perfetta e che cavalca anche l'idea della rigenerazione urbana. Penso però che sia sbagliato contrapporre la nuova tecnologia con il passato industriale del Veneto: la nuova tecnologia deve servire per rilanciare ciò che c'era già».
A ruota Davide Zoggia, ex presidente della Provincia di Venezia e candidato al Senato di Liberi e Uguali secondo cui «Venezia è decentrata, Verona dialoga con la Lombardia e Padova è il centro economico della Regione. Non vedo altri approdi per l'hub dell'innovazione».
Che l'uscita di Marcato abbia colto nel segno lo testimonia anche l'applauso degli altri ospiti dell'incontro sull'innovazione. Per Antonio De Poli, candidato al Senato per Udc-Noi con l'Italia, «Padova ha le forze per creare qui la Soft City veneta, anche grazie allo stretto legame con il mondo dell'università che permette passi in questo senso. Anche perché il piano Industria 4.0, se deburocratizzato, offre grandi opportunità in merito». Chi si augura che lo sguardo sia a spettro regionale è Jacopo Berti, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: «L'hub e la Soft city di Padova devono essere il collettore del Veneto: essere i pionieri di una rinascita che punti su turismo e creatività».
«Prima di tutto dobbiamo capire cosa vogliamo fare da grandi ha aggiunto Roberto Caon, candidato alla Camera per Forza Italia e da qui portare a casa i finanziamenti destinati alla Regione e investirli nel miglior modo possibile nel territorio. Chiaro che Padova ha un ruolo centrale in tutto questo». Innovazione che, hanno aggiunto i politici, «è anche limitare la burocrazia per permettere un maggiore accesso al credito per le startup, defiscalizzazione ma anche investimenti in energia pulita».
Nicola Munaro
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