«Immondizie, pipì e topi davanti alla stazione»

Sabato 20 Luglio 2019
«Immondizie, pipì e topi davanti alla stazione»
IL DEGRADO
PADOVA Una discarica e un orinatoio a cielo aperto. É ridotto in queste condizioni il boulevard davanti alla stazione ferroviaria. A denunciarlo è l'ex deputato Filippo Ascierto che qualche giorno fa ha avuto la sventura di dover prendere un treno alle sei del mattino e ne ha approfittato per realizzare un video emblematico. «Ho constatato lo squallore - racconta - di questo angolo così importante della nostra città. É una grande latrina utilizzata da chi non sente la necessità di servirsi dei bagni dei numerosi esercizi pubblici della zona e trascorre le nottate a bere e spacciare. Ci sono immondizie abbandonate ovunque, a disposizione dei topi. Ne ho trovato uno di dimensioni enormi (documentato dalla foto, ndr), morto lungo la pista ciclabile».
RISCHI ENORMI
«Credo sia una questione di igiene pubblica - allarga le braccia Ascierto - qui ci sono davvero rischi enormi per la salute. Migliaia di persone ogni giorno compiono questo percorso fino alla fermata del tram. Esorto quindi tutte le istituzioni competenti ad intervenire prima che accada l'irreparabile. Avvisando i cittadini dei pericoli che si corrono in una zona invasa dai topi». Da parte sua l'ex parlamentare non è rimasto con le mani in mano. Ha segnalato il degrado della stazione a tutte le autorità cittadine: «Ho informato i carabinieri del Nas, l'Asl e la segreteria del sindaco. Poi per ottenere la rimozione del topo morto ho dovuto allertare il 113».
«Temo che Giordani e i suoi assessori passino raramente da quelle parti - rincara la dose Ascierto - il vespasiano a cielo aperto è un pessimo biglietto da visita per una città che vive di turismo. Quale immagine regaliamo ai visitatori appena scesi da un treno? É una zona franca scarsamente sorvegliata in cui servirebbero servizi coordinati, anche in collaborazione con i commercianti del settore alimentare che vi operano. Si potrebbe iniziare, ad esempio, con una buona derattizzazione».
Mentre girava il video con il cellulare Ascierto ha rischiato pure di essere derubato: «Avevo appoggiato la bici ad una ringhiera a pochi metri di distanza e ho dovuto minacciare uno straniero che stava per salire in sella e darsi alla fuga. Con un paio di urla l'ho costretto a battere in ritirata. Una bici in meno nel mercato quotidiano davanti ai giardini dell'Arena».
Luca Ingegneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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