Il vice: «Lo avevo convinto a candidarsi Senza di lui non sarà la stessa cosa»

Domenica 22 Settembre 2019
Il vice: «Lo avevo convinto a candidarsi Senza di lui non sarà la stessa cosa»
LE REAZIONI
Le bandiere a mezz'asta, listate a lutto e gli uffici comunali chiusi: così si presentava ieri mattina il municipio di Casale di Scodosia. A chi suonava il campanello per sbrigare una pratica i dipendenti rispondevano con uno sguardo affranto: «Non so se sapete cosa è successoè mancato il nostro sindaco». Il paese è rimasto senza il primo cittadino, rieletto lo scorso maggio per il suo secondo mandato. Aveva corso da solo, visto che nessun altro aveva presentato una lista sfidante. Unico avversario: l'astensionismo. E per batterlo aveva coinvolto gli altri aspiranti amministratori solitari in una campagna di sensibilizzazione al voto, che insieme avevano ribattezzato Questione di quorum. Alla fine i suoi sforzi avevano dato i risultati sperati e lui era tornato a indossare la fascia tricolore, a capo di una lista civica, pur non nascondendo le sue simpatie per la Lega. «Stefano era un vulcano di idee, non si dava mai per vinto commenta Laura Altobello, assessore e amica abbiamo ben sette cantieri in atto e lui aveva un sacco di altri progetti per la comunità». Ma ieri la vita amministrativa e non solo di Casale di Scodosia si è bloccata, paralizzata dalla morte del sindaco. Le redini passano ora nelle mani del vicesindaco Marcello Marchioro: «Sono sconvolto, non riesco ancora a credere a quello che è successo. D'impulso mi verrebbe da mollare tutto perché senza di lui non è la stessa cosa, ma decideremo a mente fredda il da farsi». L'amministrazione si è riunita già ieri sera per capire quali sono le possibili mosse, mentre la decisione vera e propria verrà presa nei prossimi giorni. I possibili scenari sono la prosecuzione dell'attuale governo cittadino, affidato al vicesindaco, fino alla prima data utile per la chiamata alle urne, oppure la caduta della giunta e il conseguente arrivo di un commissario che traghetterà il Comune a nuove elezioni. «Sono stato io a convincerlo, sei anni fa a candidarsi a sindaco racconta Marchioro perché avevo notato le sue capacità amministrative rispetto alla gestione della scuola materna, di cui era presidente». Tanti i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo della politica non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale, con le parole, tra gli altri del consigliere Giuliano Sandonà e del senatore Antonio De Poli. «Mi mancheranno la tua ironia, la tua spontaneità e la tua schiettezza. Stefano, grazie per tutto quello che hai fatto per il nostro territorio. Buon Viaggio» ha scritto sul suo profilo Facebook il sindaco di Montagnana Loredana Borghesan. Sullo stesso tono anche i commenti degli altri amministratori che con Farinazzo hanno condiviso progetti e battaglie. In segno di lutto domani il chiosco e il parco di Villa Correr resteranno chiusi, mentre in paese i cittadini ancora non si capacitano di essere rimasti privi del loro sindaco. Il nastro nero di lutto campeggia anche nel sito istituzionale del comune, dove si legge che «in questo momento di grande dolore tutta l'amministrazione comunale si stringe attorno alla famiglia e alla comunità».
M. E. P.
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