IL RICORDO
MASSANZAGO/CITTADELLA Il mondo del volley giovanile è in lutto.

Martedì 4 Agosto 2020
IL RICORDO MASSANZAGO/CITTADELLA Il mondo del volley giovanile è in lutto.
IL RICORDO
MASSANZAGO/CITTADELLA Il mondo del volley giovanile è in lutto. Sulla pagina Facebook della Pallavolo Massanzago sono arrivate le condoglianze di decine di società del padovano. Il presidente dell'associazione sportiva Galdino Carpin ieri aveva la voce strozzata dal pianto nel ricordare Filippo Pedron, che se n'è andato all'improvviso sotto gli occhi increduli e sgomenti degli amici.
«La sua maglia numero 13 era l'orgoglio della nostra società. Difficilmente si incontra un ragazzo dello spessore umano e atletico di Filippo. Pur avendo 16 anni giocava già nel campionato under 18. Era una forza della natura. Un fisico esplosivo, 2 metri e un centimetro di tecnica. Avrebbe potuto dare molto al mondo del volley. É una tragedia che ci distrugge. Siamo vicini alla famiglia per quello che è accaduto». Filippo Pedron giocava da appena un anno a Massanzago, proveniva dal Campodarsego. «Un ragazzo spogliatoio, molto più maturo della sua età. Era un collante. Gli altri ragazzi lo seguivano e con lui si trovavano a meraviglia. Un ottimo centrale che nel giro di pochi anni avrebbe potuto fare strada e pensare anche al professionismo». Non appena sarà passato questo terribile momento il presidente Carpin non esclude che possa essere organizzato un torneo in memoria di Filippo da ripetersi annualmente per non dimenticare mai questo ragazzone che se ne è andato troppo presto. «Ha sempre superato le visite mediche senza alcun problema precisa il presidente - Quanto è capitato ci ha lasciato tutti senza parole».
IL CORDOGLIO
Ieri mattina uno dei primi a recarsi a casa della famiglia Pedron è stato il sindaco di San Giorgio delle Pertiche, Daniele Canella. «Quando muore un ragazzo così giovane, una persona splendida, un giovanotto con la testa sulle spalle, con una famiglia meravigliosa alle spalle, si fa fatica a trovare le parole giuste. Dare una spiegazione all'ignoto è impresa ardua. Ho visto due genitori devastati dal dolore, gente che nella comunità di Cavino ha sempre aiutato il prossimo, volontari in parrocchia, sempre pronti a spendere il proprio tempo per fare comunità. E Filippo era come loro. Prego per i genitori - conclude affranto il primo cittadino - con la speranza che trovino la forza di onorare il loro Filippo e riescano a trasmettere il proprio amore agli altri due figli piccoli».
A Cavino vive il consigliere comunale Davide Scapin che ieri è apparso sconvolto per la terribile notizia. «Sta piovendo a dirotto, ma questa non è acqua, sono lacrime di dolore di un'intera comunità. La famiglia di Filippo la conosco da sempre. É gente meravigliosa che non si meritava questa tragedia».
L'ATTIVITÁ
Il parroco di Cavino, don Gianluigi Buischio, afferma che «in momenti come questo è preferibile rimanere in silenzio e proteggere la famiglia di Filippo. Quello che è capitato a questo ragazzo rimane un mistero senza una risposta che deve farci riflettere sulla precarietà della vita». Sarà proprio il parroco, non appena giungerà il nullaosta dalla magistratura, a celebrare il rito funebre.
Filippo Pedron, sedici anni, primo di tre fratelli di tredici e tre, era iscritto alla seconda classe dell'istituto di istruzione superiore Meucci di Cittadella, indirizzo professionale. «Gli volevamo bene, come a tutti i nostri studenti, in particolare agli alunni del professionale cui dedichiamo estrema cura e attenzione. Non voglio assolutamente sovrappormi al grandissimo dolore della famiglia - sottolinea affranto l'ingegner Roberto Turetta, dirigente scolastico del Meucci - ma dico che senz'altro al funerale parteciperà una rappresentanza della nostra scuola. Siamo sgomenti, queste cose non dovrebbero mai succedere. Io ho una figlia della stessa età, tanto per dire. E mi fermo qui».
C.Arc.
F.Capp.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci