Il riconoscimento Unesco

Lunedì 26 Luglio 2021
GLI EFFETTI
PADOVA Cento milioni di euro. È questo il valore del riconoscimento Unesco per l'economia padovana, calcolato su base annua, partendo da un dato certo, cioè le presenze registrate in città nel 2019, prima dell'emergenza Covid, che avevano raggiunto la cifra record di un milione e 650mila di giorni di pernottamento. Quindi, aggiungendo un 20% di ospiti in più, che è la percentuale di incremento riscontrata in tutti i luoghi che hanno ottenuto il sigillo di Patrimonio dell'umanità, si arriva intorno ai 2 milioni. A questo punto, prendendo in considerazione il Pil su base veneta garantito dal turismo (20 miliardi di euro, a fronte di 70 milioni di presenze), la ricaduta ipotizzabile qui in termini di denaro si aggira appunto su un centinaio di milioni.
LE CONSIDERAZIONI
A effettuare i conteggi subito dopo l'ufficializzazione dell'investitura per i cicli pittorici trecenteschi è stato Antonio Bressa, assessore al Commercio, che ha seguito a Palazzo della Ragione la diretta per la proclamazione, ma che poi si è messo subito al lavoro e ha convocato già per giovedì una riunione operativa alla quale parteciperanno il collega Andrea Colasio, i rappresentanti dei commercianti, degli artigiani e della Camera di Commercio, in maniera da mettere a punto insieme una strategia di rilancio per le attività che colga pienamente le opportunità messe a disposizione dal fatto che a Padova ora ci sono due siti Unesco.
«Il sigillo - ha sottolineato l'esponente della giunta Giordani - non è un punto di arrivo, ma di partenza. Ora l'impegno di tutti dovrà essere quello di trasformare il riconoscimento in una grande occasione di crescita culturale, turistica ed economica per la nostra meravigliosa Padova. Le ricadute positive più significative indubbiamente saranno per il comparto turistico, cioè alberghi, ristoranti, pubblici esercizi, organizzatori di eventi, ma anche per il commercio di vicinato situato in centro, e in generale per l'indotto legato all'accoglienza turistica».
LA CAMPAGNA
Il sindaco Sergio Giordani e lo stesso Colasio hanno annunciato l'avvio della più imponente campagna di marketing per promuovere l'immagine di Padova a livello mondiale. «Anche di questo - ha proseguito Bressa - parleremo giovedì con i rappresentanti del mondo del commercio e dell'artigianato. Il fatto di avere più luoghi che fanno parte dell'itinerario dell'Urbs Picta che ha ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell'Umanità, distribuiti in tutte le zone centrali, e se teniamo conto pure dell'Orto Botanico, il secondo gioiello Unesco cittadino, possiamo auspicare che anche le vie e i vicoli che finora non sono stati interessati da grandi flussi di persone, adesso si riempiano di gente. Però è necessario mettere in atto un'operazione mirata, che coniughi l'offerta turistica con le promozioni commerciali. Servono percorsi in cui risultino ben evidenziati i siti Unesco, va adeguato l'arredo urbano e le vetrine devono riportare ogni descrizione anche in lingua inglese».
«In sostanza - ha detto ancora l'assessore - s'impone un salto di qualità, con le attività commerciali che dovranno abbracciare i principi della promozione turistica, per guardare con ottimismo ai prossimi mesi. Noi a Palazzo Moroni faremo la nostra parte e per esempio in Salone i visitatori troveranno gli orari dei negozi e altre informazioni, sia italiano che in inglese. Inoltre, chi verrà a Padova potrà sì ammirare la bellezza di tanti capolavori e di location suggestive, ma nel contempo potrà apprezzare pure le nostre specialità enogastronomiche e i prodotti doc del territorio. Cultura, quindi, ma anche gusto e sapori, sulla falsariga di quanto è stato valorizzato a Firenze. Abbiamo di fronte una grande sfida e dobbiamo farci trovar pronti ai nastri di partenza».
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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