IL PROVVEDIMENTO
PADOVA I camerieri non portano correttamente la mascherina.

Giovedì 2 Luglio 2020
IL PROVVEDIMENTO PADOVA I camerieri non portano correttamente la mascherina.
IL PROVVEDIMENTO
PADOVA I camerieri non portano correttamente la mascherina. E il Comune chiude nuovamente il bar Centoxcento di piazza dei Signori, il locale all'angolo tra la piazza e via Dante gestito da Mauro Baldan. Il bar a maggio era già stato chiuso per cinque giorni e multato con 400 euro, per la mancata osservanza delle prescrizioni legate alla vendita per asporto, nei giorni in cui sono state diffuse sui media nazionali delle immagini di assembramenti di ragazzi che festeggiavano la riduzione del lockdown all'esterno del locale, senza rispettare il distanziamento sociale e le regole di prevenzione del possibile contagio virale.
DISPOSITIVI
Ieri è scattata una nuova chiusura forzata. Venerdì scorso alle 23.30 gli agenti della Polizia municipale hanno fatto un blitz tra i tavoli del bar e hanno trovato alcuni camerieri che non indossavano correttamente i dispositivi di protezione personale. Le mascherine, infatti, invece di proteggere naso e bocca, pendevano dal collo. E anche i clienti del locale, al momento del controllo, non stavano utilizzando correttamente questi dispositivi.
Poichè è onere del titolare rispettare e far rispettare le prescrizioni nell'ambito della propria attività, martedì pomeriggio la Polizia locale ha multato il barista di piazza Dei Signori con 400 euro per violazione delle norme anti Covid-19. Non solo. Ieri è anche scattata la chiusura per cinque giorni del bar. Un rapporto dettagliato sarà inviato alla Regione , essendo state violate le linee guida disposte dall'ordinanza n. 59 del 13 giugno. Si tratta, dunque, della seconda chiusura a carico del Centoxcento per la violazione delle disposizioni di prevenzione alla diffusione del Coronavirus.
RISPOSTA
«Non posso fare altro che prendere atto del provvedimento - ha commentato ieri Baldan - Il Comune ha applicato la legge. I miei camerieri si erano abbassati la mascherina, chi per bere un bicchiere d'acqua, chi per dare un'informazione, è andata così. Non voglio fare polemica».
La posizione del sindaco Sergio Giordani è chiara: «Lo ribadiamo fino in fondo: l'amministrazione continuerà in ogni modo ad agevolare le attività produttive e commerciali con concessione di plateatici e spazi pubblici: ma siamo e saremo rigorosi nell'assicurare il controllo sull'osservanza di ogni disposizione su cui si fondi la politica di prevenzione e tutela della salute dei cittadini».
«I controlli della Polizia locale - concude il primo cittadino - sono continui e costanti e proseguiranno nei prossimi giorni sia in borghese, sia in divisa, anche ripetutamente nei confronti di quei locali già sorpresi a non prestare la dovuta attenzione alle regole di prudenza, con comportamenti che contribuiscono a ritardare la piena uscita dalla pandemia».
RISCHI
Ad allinearsi con palazzo Moroni ieri è stata anche l'Appe. «Non so come siano andate esattamente le cose - ha premesso il segretario dell'associazione che rappresenta baristi e ristoratori Filippo Segato - ma da quello che ci dicono i colleghi l'impressione è che, in queste settimane, i controlli delle forze dell'ordine siano stati improntati al buon senso. Di conseguenza, non credo ci sia stato un eccesso di zelo da parte dei vigili. Chiaramente nessuno vuole gettare la croce su un singolo barista. Con i nostri associati, però, da settimane continuiamo ad insistere sull'importanza delle mascherine. Questi dispositivi devono essere utilizzati da tutto il personale. Zaia sulle mascherine è stato piuttosto esplicito. Non possiamo prenderci un rischio così grosso. Non vogliamo neppure prendere in considerazione la possibilità che si possa tornare a chiudere i locali pubblici. Di conseguenza, tutti sono chiamati a fare la loro parte».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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