IL PROCESSO
PADOVA Il professore Santo Davide Ferrara, tossicologo ed ex direttore

Venerdì 14 Maggio 2021
IL PROCESSO PADOVA Il professore Santo Davide Ferrara, tossicologo ed ex direttore
IL PROCESSO
PADOVA Il professore Santo Davide Ferrara, tossicologo ed ex direttore della scuola di Medicina legale, ieri ha ottenuto dal giudice del Tribunale monocratico Laura Chillemi, la messa in prova ai servizi sociali per quattro mesi in una associazione di Padova che si occupa di persone emarginate. Il 73enne, difeso dagli avvocati Piero Longo e Anna Desiderio, era accusato del reato di lesioni personali stradali. Era il 22 settembre del 2017 poco dopo le 11 del mattino quando Ferrara al volante della sua Smart ha guidato con imprudenza, disattenzione e imperizia, tanto da investire una padovana di 60 anni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il professore proveniva da via Rolando da Piazzola e si è immesso in corso Milano in direzione di via Verdi effettuando una manovra di svolta a sinistra. Ed è in questo momento, che il famoso tossicologo ha commesso un errore: ha omesso di concedere la precedenza al pedone. La donna stava attraversando la strada sulle apposite strisce pedonali in direzione da sinistra verso destra rispetto alla direzione di svolta dell'auto, e con il semaforo verde per i pedoni. L'impatto è stato inevitabile. La donna ha subito lesioni, come fratture costali multiple bilaterali, la frattura della clavicola destra, e le fratture di due vertebre lombari. Il professor Ferrara è subito sceso dalla macchina e ha prestato aiuto alla donna, chiamando i soccorsi. Non ha visto il pedone, perchè la visibilità gli era stata impedita dal montante dell'auto. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i vigili urbani, un'ambulanza del Suem 118, una pattuglia di militari dell'esercito che era in zona, e anche un carroattrezzi: motivo, il pedone è rimasto incastrato sotto la city car. La sessantenne è stata trasportata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale civile, dove i medici dopo averla visitata l'hanno dichiarata guaribile in quaranta giorni, ma è stata dimessa dopo sette giorni di ricovero. La vittima, residente in città, al processo non si è mai costituita parte civile.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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