Il pizzo sui biglietti, controllore nei guai

Domenica 18 Agosto 2019
L'INDAGINE
PADOVA Le denunce sono state fatte tutte negli uffici della polizia ferroviaria di Padova. Il controllore, in servizio nei convogli regionali di Trenitalia, avrebbe avuto un occhio di riguardo per gli stranieri. Extracomunitari che viaggiavano senza biglietto o con i biglietti non obliterati. E in molti casi, anziché fare un verbale di contravvenzione, il controllore avrebbe preteso dei soldi con vere minacce, denaro che si sarebbe messo nel portafoglio. Si tratta di un cinquantenne padovano, che il pubblico ministero Sergio Dini ha iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi d'accusa di concussione.
PERQUISIZIONE
Nei giorni scorsi gli investigatori gli hanno perquisito l'abitazione. Il controllore padovano non è completamente estraneo a questi fatti. Cinque anni fa ha patteggiato una pena per tentata concussione. La vittima era una giovane nigeriana che viaggiava su un treno regionale senza biglietto. Ebbene, il dipendente delle ferrovie le avrebbe proposto uno scambio. Lui avrebbe chiuso un occhio sulla mancanza del biglietto, ma lei gli doveva fare un favore sessuale. L'africana si era rifiutata di esaudire i desideri del controllore. E, arrivata in stazione, è corsa negli uffici della Polfer e ha raccontato tutto. Il cinquantenne era finito sotto inchiesta per tentata concussione. Oggi per il ferroviere le accuse sono di concussione. E, secondo l'accusa, sarebbero molti i casi di extracomunitari, forse clandestini, che sarebbero stati costretti a dargli soldi in contanti per continuare a viaggiare. Ma anche loro, arrivati in stazione, sono andati a denunciarlo negli uffici della polizia ferroviaria. Pare che durante la perquisizione nella sua abitazione gli investigatori abbiano sequestrato del materiale che adesso è al vaglio degli inquirenti.
I PRECEDENTI
Purtroppo non si tratta di un caso isolato. I giudici del Tribunale collegiale di Belluno hanno condannato a undici mesi di reclusione, con l'interdizione dai pubblici uffici, un capotreno del Regionale Venezia Calalzo. Tra le stazioni di Alpago e Ponte nelle Alpi il capotreno ha controllato tre passeggeri, tutti minorenni, che non avevano obliterato i biglietti. Il capotreno aveva fatto loro la proposta di dargli 50 euro per evitare una multa da 150. Una sorta di ricatto che i tre subito rifiutarono. Tra il controllore e i giovani era nato un diverbio, col dipendente di Trenitalia che avrebbe anche strattonato uno dei tre fratelli, minacciandolo di dargli due pugni sui denti.
Un fatto ancora più grave è accaduto alla stazione di Parma su un convoglio a lunga percorrenza. Il controllore aveva chiesto del sesso a una giovane nigeriana per evitare la multa. Il ferroviere è stato condannato a quattro anni di reclusione. La donna era senza biglietto ed era stata lei a cercare il controllore per pagare il biglietto che non era riuscita a fare in stazione. Ma il ferroviere portò la giovane africana in una carrozza vuota di coda. La donna era scesa subito alla stazione di Parma e lo aveva denunciato alla polizia ferroviaria.
Lino Lava
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci