IL PERSONAGGIO
PADOVA «Sono orgoglioso di aver creato una scuola di ricerca.

Giovedì 23 Settembre 2021
IL PERSONAGGIO
PADOVA «Sono orgoglioso di aver creato una scuola di ricerca. I rimpianti ci sono, forse si poteva fare meglio, ma questa non è la fine. Anzi, per me comincia una nuova vita. Darò ancora tutto quello che ho, come ho sempre fatto, per far crescere la sanità di Padova e del Veneto». Pronunciando queste parole - in equilibrio tra passato, presente e futuro - il professor Mario Plebani si emoziona. L'Aula Magna del Bo, dove insegnò eccezionalmente anche Galileo Galilei, ha finalmente riaperto le porte dopo più di un mese di interventi di ristrutturazione. Giusto in tempo per salutare il professor Plebani, tra i 100 patologi più influenti al mondo, che il prossimo 30 settembre concluderà una carriera di tutto rispetto che l'ha visto impegnato in diversi ruoli della vita universitaria e ospedaliera tra cui presidente della Scuola di Medicina e l'ultimo incarico, direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Diagnostica integrata dell'Azienda ospedaliera.
L'EVENTO
All'incontro Menthorship, friendship and professional life, organizzato in suo onore ieri al Bo, si sono avvicendate le testimonianze di alcuni importanti mentori e amici che hanno partecipato della vita professionale del medico padovano. Ma non solo. Anche il mondo della politica ha espresso tutta la sua gratitudine. Il professor Plebani, infatti, è stato ed è in prima linea nella gestione della pandemia. E' stato il primo in Veneto a mettere a punto i test salivari, che sono stati poi adottati dall'Università di Padova per lo screening del proprio personale e che oggi sono usati in diversi contesti a livello nazionale come strumento di individuazione dei positivi al virus.
LA REGIONE
«C'è la necessità di rivedere le tempistiche del pensionamento dei sanitari e di alcune professioni di elevato valore dichiara il presidente del Veneto, Luca Zaia, intervenuto ieri da remoto -. Mi rifiuto di pensare che il professor Plebani esca dal circuito, che se ne vada una delle pietre miliari della sanità del Veneto. Se c'è un progetto che si chiama scuole sentinella, mutuato addirittura a livello nazionale, lo si deve proprio al professor Plebani. Professionisti come lui ci hanno permesso di essere innovativi e competitivi. E' assurdo pensare che un medico vada in pensione, e poi vada a lavorare per i privati. E' un investimento perso per la Regione Veneto che su 54mila dipendenti, conta 11mila medici». Presente all'incontro anche l'assessore alla sanità e al sociale, Manuela Lanzarin.
IL FUTURO
Vicentino di Schio, classe 1950, il professor Plebani non lascerà l'ospedale. A titolo gratuito, continuerà a collaborare con l'Azienda ospedaliera, assicurando una collaborazione per un altro anno intero. L'obiettivo è portare a termine alcuni importanti lavori, tra cui la riorganizzazione del laboratorio, delle radiologie e alcuni progetti dipartimentali come la creazione di un centro di genomica clinica.
L'ATENEO
«Mario Plebani è un grande scienziato clinico sottolinea il rettore uscente Rosario Rizzuto, in collegamento in video chiamata - oggi la patente di scienziato si distribuisce con troppa facilità. Invece il mondo della scienza è rigoroso e spietato, ma che sicuramente sa riconoscere il grande valore. E il valore di Mario è riconosciuto da tutti, e da chi come me ha la fortuna di averlo vicino. Oggi celebriamo la fine formale della carriera accademica, ma non la fine dell'attività dello scienziato». In presenza, la nuova rettrice Daniela Mapelli aggiunge: «A testimonianza di quanto noi teniamo al professor Plebani, oggi abbiamo riaperto l'Aula magna per l'evento: è rimasta chiusa fino all'altro giorno, i lavori di restauro sono durati per tutta l'estate. Ho avuto la fortuna di conoscerlo in tanti ruoli, sul fronte della didattica Plebani ha fortemente voluto il corso di Medicina in inglese. Oggi vorrei salutare un amico sincero e fedele, un uomo elegante nell'aspetto e nei modi, ma sempre contraddistinto da una forte determinazione». In prima fila, tra i presenti, c'erano anche Vincenzo Milanesi e Giuseppe Zaccaria, già rettori dell'ateneo. Ha partecipato all'incontro anche il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Giuseppe Dal Ben.
NASCE AMEL
E' nata ieri l'Accademia della medicina di laboratorio (Amel). Il progetto, promosso dal professor Plebani, è volto a valorizzare lo sviluppo e la promozione del valore scientifico della medicina da laboratorio, sia in termini quantitativi che qualitativi, avendo come criterio fondamentale per le proprie attività l'innovazione tecnologica, organizzativa e culturale finalizzata al miglioramento della qualità della diagnosi e cura. «Sarà una fondazione di ricerca e di organizzazione di eventi scientifici confessa Plebani - avrà tre gambe: professionisti di laboratorio, industrie che forniscono la tecnologia, e rappresentanza di pazienti e cittadini».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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