Il Pd contro la finanziaria: «Non produrrà crescita»

Domenica 13 Gennaio 2019
LA MANIFESTAZIONE
PADOVA Anche a Padova il Partito Democratico scende in piazza contro il governo Conte e contro la legge finanziaria. Ieri mattina un centinaio di militanti si sono dati appuntamento in piazza Dei Frutti per dire no alle ricette economiche messe in campo dal governo giallo-verde. A prendere la parola per il comizio finale sono stati, tra gli altri, il segretario regionale Alessandro Bisato, il parlamentare Alessandro Zan, il segretario provinciale Vittorio Ivis, quello cittadino Davide Tramarin, l'assessore alla Scuola Cristina Piva e quello ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi.
«Questo governo ha tuonato Bisato non solo ha imposto al Paese una finanziaria che non è stata neppure discussa un Parlamento ma che non produrrà in nessun modo la crescita. È inaccettabile, poi, il modo con cui stanno facendo passare il salvataggio di Banca Carige. Sostenere che noi abbiamo salvato i banchieri e che loro sono intervenuti solamente a tutela dei risparmiatori, non sta né il cielo né i terra».
Non solo manifestazione, però. Ieri infatti, il Pd padovano ha dato il via alla stagione congressuale. I circoli di Chiesanuova e Brusegana hanno votato per la segreteria nazionale. In entrambi i circoli ha prevalso Maurizio Martina. A Brusegana il segretario uscente ha vinto su Roberto Giachetti per 18 voti a uno. A Chiesanuova, invece, Martina ha ottenuto 21 consensi, mentre Nicola Zingaretti 6. «Ritengo che Martina sia la persona giusta per guidare il Pd e rilanciare un partito unito che deve farsi carico di combattere i pericoli del populismo e del sovranismo di Lega e Movimento 5 Stelle e ritornare al più presto a guidare il Paese verso strade di sviluppo, solidarietà, lavoro, integrazione, ruolo attivo nell'Unione Europea, rispetto delle istituzioni e delle regole democratiche ha spiegato ieri il capogruppo del Gianni Berno - I punti cardine del suo programma sono pienamente condivisibili, un partito con cinque matrici ben visibili: un partito che si batte per l'uguaglianza, un partito ecologista, un partito del lavoro, soprattutto del lavoro che cambia, un partito europeista e un partito che si batte per la democrazia».
Alberto Rodighiero
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