Il giorno più buio: 8 vittime del virus

Sabato 28 Marzo 2020
IL BILANCIO
Otto decessi per Coronavirus in provincia di Padova nel giro di 24 ore. Questo l'ultimo triste record dell'epidemia che sta trascinando a sé sempre più vittime. All'ospedale di Schiavonia ieri non ce l'ha fatta Bruno Coletto, 76 anni, di Massanzago. A poche ore di distanza nel nosocomio della Bassa hanno perso la vita Pierina Albertin 94 anni di Megliadino San Vitale e Enrico Sbicego, 85 anni, di Noventa Vicentina (Vicenza). In casa di riposo a Monselice è spirato Francesco Gallo, 83 anni di Monselice. Altre quattro persone sono morte in Azienda ospedaliera. Sale a 58 il numero di padovani finora sconfitti dal virus. Nelle scorse ore sono stati dichiarati positivi al Covid-19 centonove soggetti in più, in tutta la provincia di Padova sono 1.919 i contagi totali. E' ciò che emerge dal confronto dei bollettini di Azienda Zero relativi a ieri e giovedì. Ancora stabile l'incidenza del virus nel cluster di Vo', dove i positivi da tre giorni rimangono 84. Nel resto del capoluogo patavino si registrano 1.835 casi. Si abbassano i ricoveri in Azienda ospedaliera, si contano cinque pazienti in meno in area non critica, arrivando così ad un totale di 110 degenze. In Rianimazione i soggetti in condizioni critiche sono 31, stabili. Sempre in Azienda ospedaliera si registrano 101 dimessi dall'inizio dell'epidemia (+8) e diciassette decessi (+4). All'ospedale di Schiavonia hub per Covid-19 scendono a 121 i ricoveri in reparto, due in meno rispetto l'altra sera. Ancora a Schiavonia sono 23 i pazienti gravi in terapia intensiva (+1) e salgono a 25 i decessi (+2). I dimessi totali dal nosocomio della Bassa sono 57, nelle scorse 24 ore sono usciti dalla struttura ospedaliera nove persone in più. Trasferendo l'attenzione all'ospedale di Cittadella, stabili i sei pazienti gravi in Terapia intensiva. Al nosocomio di Camposampiero si trovano quattro pazienti in area non critica (+2), rimane un unico decesso. I soggetti in isolamento domiciliare (perché positivi o perché contatti stretti di casi confermati) sono stabili a quota 3.270. Cécile Kyenge, ex ministro dellIntegrazione nel governo Letta, risulta tra i medici reclutati per il controllo domiciliare dei malati di coronavirus nella sede di Montegrotto Terme perché ha risposto a un avviso di manifestazione di interesse dellAzienda Zero, la struttura che coordina le Usl della Regione Veneto. Lincarico conferito a Kyenge e ad altri 37 medici (14 a Padova, 11 a Camposampiero, 8 a Este e 5 a Montegrotto) decorre da oggi per tre mesi (prorogabili fino al termine dellemergenza), prevede un compenso lordo di 40 euro lora e richiede la presenza fisica sul territorio.
IL CASO
Massanzago intanto è in lutto per la scomparsa di Bruno Coletto, 76 anni. Era il collante delle compagnie, un uomo a cui piaceva fare del bene disinteressatamente. Non c'era manifestazione di piazza dove lui non desse il proprio contributo cucinando. É rimasto ricoverato dieci giorni all'ospedale di Schiavonia, ma ieri il suo cuore ha smesso di battere. E' l'ennesima vittima del Coronavirus. Lascia nello strazio la moglie e due figli, Matteo e Marina. La vittima da sempre viveva nel centro del paese in via Cavinazzo. Ha lavorato per tanti anni come panettiere prima della pensione. Figura molto conosciuta, era uno dei volontari più assidui della Pro loco. Non ha mai fatto per scelta parte del direttivo dell'associazione, ma preferiva stare dietro le quinte. Sempre pronto a collaborare in cucina in occasione di sagre o altre manifestazioni, era considerato una persona mite, generosa e cordiale. Il sindaco Stefano Scattolin è stato uno dei primi a ricevere la notizia del decesso: «Il mio pensiero è rivolto alla moglie ed ai figli. La loro è una famiglia affiatata, che si è sempre distinta per la generosità e l'onestà. Sono tutti grandi lavoratori, veri punti di riferimento per la collettività. E' sempre più doloroso commentare le tragedie che sta provocando il Coronavirus». Da quanto si è appreso Bruno Coletto fino a inizio marzo era in salute. A parte gli acciacchi dell'età non appariva debilitato e nulla faceva ipotizzare una fine così repentina. La notizia della morte del panettiere ha fatto ben presto il giro del paese e molti concittadini hanno voluto trasmettere parole di conforto ai familiari.
IL LUTTO
E' deceduta ieri a causa del Coronavirus Regina Pizzaia, 87 anni, nonna del consigliere comunale Alain Luciani. L'anziana era ricoverata all'ospedale di Treviso. «Mia nonna aveva dei problemi di salute ma, purtroppo quel maledetto virus ha portato delle complicanze che l'hanno portata alla morte - ha detto addolorato il nipote - era ricoverata ma è stato possibile riportarla nella sua casa, visto che non c'era più nulla da fare. La casa dove ha sempre vissuto con mio nonno venuto a mancare lo scorso anno. Ad assisterla una mia zia ma anche mia mamma è riuscita a salutarla. Purtroppo nessun altro ha potuto vederla. Il dolore per la perdita è grande ma è straziante non poter nemmeno celebrare un funerale. Stiamo perdendo tutti delle persone care - chiude Luciani - non solo parenti ma anche amici. Voglio solo mandare a tutti quelli che stanno soffrendo come la mia famiglia un grande abbraccio».
Elisa Fais
Cesare Arcolini
Luisa Morbiato
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