Il fatidico sì alla faccia del Covid: «Coronato il nostro progetto di vita»

Domenica 11 Aprile 2021
Il fatidico sì alla faccia del Covid: «Coronato il nostro progetto di vita»
LA CELEBRAZIONE
CITTADELLA L'amore vince su tutto. A confermarlo è il matrimonio avvenuto ieri mattina nel Duomo di Cittadella. Il primo da sei mesi a questa parte, l'ultimo era stato lo scorso settembre. Dopo purtroppo tanti lutti, non poche le persone felici di vedere, nel massimo del rispetto delle regole anti contagio, i festeggiamenti per una nuova coppia e, come sempre accade in questi casi, gli occhi era tutti puntati sulla sposa di bianco vestita. Una scelta ponderata e determinata quella di Sara Ceccato, 37 anni, di San Martino di Lupari, e Michele Pan, 41 anni, di Cittadella. Ad officiare il rito l'arciprete Luca Moretti. Da tempo non si apriva l'ingresso principale del Duomo. Il lungo tappeto rosso, secondo il preciso protocollo, ha visto lo sposo attendere all'altare la futura moglie accolta dagli invitati tra i banchi.
«Volevamo sposarci l'anno scorso - spiegano al termine della celebrazione Sara e Michele, ovviamente felici e raggianti - Siamo fidanzati da dodici anni. Poi è avvenuto quello che tutti sappiamo e non abbiamo più proseguito nell'organizzazione. Abbiamo scelto così di rinviare, certo forzatamente, fissando nel 10 aprile alle 10,30 la data del matrimonio. Speravamo che il 2021 portasse una situazione migliore, non è stato così. Ci auguravamo di essere in zona gialla, ma, anche se non è stato facile, abbiamo voluto proseguire il nostro progetto di vita assieme e sposarci ugualmente ritenendo prima di tutto fondamentale la nostra unione».
UNA NUOVA FAMIGLIA
Obiettivo quindi creare una nuova famiglia davanti a Dio e allo Stato, mettendo in secondo piano tutto il resto. E proprio dover rinviare festeggiamenti, viaggio di nozze e quant'altro risulta essere l'impedimento che vede di fatto annullati moltissimi, se non tutti, matrimoni. Per Sara e Michele non è stato così: il desiderio di vivere assieme come famiglia ha fatto superare ogni ostacolo. Loro si sono conosciuti sul posto di lavoro. Entrambi sono dipendenti della Novatec che a San Martino di Lupari produce impianti di lavaggio ad ultrasuoni. Lei è impiegata, lui è elettrotecnico. Vivono a Galliera Veneta. La celebrazione, perfettamente organizzata, ha visto il rispetto del protocollo di sicurezza a cominciare dal controllo dei 200 posti che si possono utilizzare al massimo, nonostante l'ampia capienza del Duomo. Le mascherine sono state tolte solo per qualche scatto con l'arciprete a debita distanza. Usati microfoni dedicati. Immancabili anche i professionisti di foto e video per ricordare il sì per sempre. Una celebrazione intensa e partecipata.
LA TRADIZIONE
Al termine gli sposi hanno consegnato le bomboniere agli invitati nella Cappella dell'Immacolata vicina ad una delle uscite della chiesa. «Siamo felicissimi della nostra scelta - sottolineano i neo sposi prima di uscire dalla chiesa per il classico saluto - É un segnale importante della vita che prosegue, che va avanti, nonostante purtroppo quello che continua a succedere. Chissà sia un piccolo esempio per tutte le coppie che sono ancora nell'incertezza. Per quanto ci riguarda la festa con parenti ed amici è solo rinviata come pure il viaggio di nozze. Sarà come fare due matrimoni in uno, quindi tutto ancora più bello».
Michelangelo Cecchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci