IL DOLORE
MONSELICE Il dolore di un nuovo lutto, dopo settantadue ore senza decessi,

Sabato 4 Aprile 2020
IL DOLORE
MONSELICE Il dolore di un nuovo lutto, dopo settantadue ore senza decessi, ha segnato la giornata di ieri al Centro Servizi Anziani. All'interno della struttura si è infatti spenta la novantenne Bruna Gallocchio, di Bagnoli di Sopra (nella foto a fianco). L'anziana era risultata positiva al tampone, ma non aveva avuto sintomi legati al virus. Soffriva tuttavia di gravi patologie pregresse, al punto che secondo il commissario straordinario Francesco Lunghi la morte non è neppure imputabile al Covid. Intanto ieri sono arrivate anche belle notizie al Csa. «Ringrazio il Rotary di Este per l'importante donazione che ha reso possibile l'acquisto di dispositivi di protezione individuale per il personale ha spiegato il dottor Lunghi e voglio ringraziare per il loro contributo anche alcuni industriali di Monselice, che però vogliono restare anonimi, e la Cassa di Risparmio». Altra buona notizia è quella della nuova convenzione siglata con la casa di riposo di Conselve: da lunedì prenderà servizio nella struttura di via Garibaldi un infermiere dell'istituto conselvano. Questo permetterà di rendere un po' più agevoli i turni del personale del Csa.
La prossima settimana vedrà un altro importante ingresso nella casa di riposo di Monselice. «Potremo spiega Lunghi disporre di un elettrocardiografo di ultima generazione, che sarà in rete con il reparto di Cardiologia. Potremo così avere subito i referti degli esami effettuati sui nostri ospiti. Inoltre arriveranno delle macchine per sanificare gli ambienti con l'ozono». Il dottor Lunghi spiega poi: «Abbiamo ancora dei pazienti in condizioni serie, ma stiamo facendo tutto il possibile». E conclude con un commento sui test sierologici: «Resta importante individuare da subito le persone positive al virus. In giro purtroppo c'è tanta confusione. Quando un paziente si infetta, i primi 5 giorni è asintomatico ed il virus è individuabile solo con il tampone. Gli anticorpi, igm e igg, iniziano a prodursi solo il quinto giorno. Ciò vuol dire che se noi facciamo il test sierologico prima del quinto giorno, ci risulta negativo come anticorpi, ma questo non vuol dire che il paziente non sia positivo e non possa infettare altri».
Bagnoli piange il secondo decesso in casa di riposo. Bruna Gallocchio, residente nella frazione di San Siro, con il marito Francesco Badan, aveva lavorato per molti anni come bracciante agricola, nel Dominio di Bagnoli, alle dipendenze della famiglia Borletti, che in paese, nel secolo scorso, ha rappresentato fino alla meccanizzazione del settore primario, la fonte di reddito principale per moltissimi bagnolesi, impiegati a vario titolo nella nota azienda agricola. «Fino a tre anni fa la mamma era stata in salute, poi le sue condizioni erano peggiorate, fino all'invalidità», racconta il figlio Nadio, «tanto da rendere necessario il ricovero in una struttura attrezzata per una cura più puntuale».
Due i figli di Bruna Gallocchio, Nadio e Sergio, e tre nipoti, Anna, Alberto e Andrea. Questultimo, classe 1998, calciatore cresciuto nel Bagnoli, è entrato nelle giovanili dell'Hellas Verona, dopo aver militato nell'Alessandria, era approdato alla Carrarese Calcio ed ora gioca per la Cavese, formazione che disputa il campionato di serie C. «Con tristezza apprendo della morte della signora Bruna e alla famiglia esprimo il cordoglio di tutto il paese», dice il sindaco Roberto Milan.
Ca.B.-N.B.
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