Il cordoglio di Finco: «Un capitano d'industria»

Mercoledì 13 Dicembre 2017
LE REAZIONI
PADOVA Grande commozione in città dove era conosciutissimo ha destato la scomparsa di Nereo Destro. Tantissime le telefonate alla famiglia, tra cui quella del ministro Carlo Calenda, e le visite: fra i primi ad arrivare il sottosegretario Barbara Degani, Alberto Terrani e il professor Francesco Pagano. Uno dei telegrammi arrivati nell'abitazione di via Santa Sofia è quello dell'europarlamentare Flavio Zanonato. «Era una persona mite, generosa e buona - ricorda - che si è dedicata con particolare attenzione ai giovani attraverso il Petrarca rugby. La sua scomparsa mi addolora molto e alla famiglia esprimo tutta la mia vicinanza». Anche Sergio Giordani, amico di famiglia, ha avuto parole di cordoglio: «Sono tanto addolorato per la scomparsa di Nereo Destro - ha sottolineato il sindaco - . Io e i miei familiari siamo molto vicini alla moglie Giustina e ai due figli in questo momento difficile. Nereo è stato un uomo e un imprenditore di qualità, concreto, che con la moglie ha formato una coppia unita e affiatata, grazie alla quale la loro azienda Aristoncavi è diventata leader indiscussa nel suo settore. E ricordo che Nereo ha ricoperto importanti incarichi associativi fino ad essere chiamato nella Giunta Nazionale di Confindustria. La sua è una perdita importante per noi tutti e per la città». Commosso pure il ricordo di Massimo Finco, presidente di Confindustria Padova. «Ho appreso con grande dolore la notizia della scomparsa di Nereo Destro - ha commentato -. Ci lascia un amico, una persona perbene e un grande imprenditore, uno di quelli che hanno fatto la storia dell'industria veneta nel Dopoguerra. É stato un esempio di coraggio e di tenacia, un capitano d'industria che sapeva vedere lontano e gestire con l'intelligenza e la cura di un padre anche un bivio delicato come il passaggio di testimone in azienda, portando nuova energia, innovazione, visione strategica». «Era una persona schietta, discreta, di straordinaria umanità e attaccamento alla famiglia e che ha sempre avuto il senso profondo del valore sociale dell'impresa, crescendo la quale cresce anche il benessere di chi vi lavora e della comunità dove si opera». «Mancherà moltissimo - ha concluso - alla sua famiglia, ma anche a tutti noi. A Giustina e ai figli esprimo la vicinanza del consiglio di presidenza, del consiglio generale e di tutta Confindustria Padova».
Ni.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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