IL CASO
PADOVA Sulla Tari è braccio di ferro tra Aps holding e Acegas, due

Sabato 19 Ottobre 2019
IL CASO
PADOVA Sulla Tari è braccio di ferro tra Aps holding e Acegas, due società partecipate entrambe dal Comune. Il contenzioso da 195mila euro è finito nel Bilancio consuntivo 2018 di Aps holding. «A contribuire negativamente sul versante dei costi si legge nella relazione allegata al bilancio sono stati gli oneri aggiuntivi dovuti alla richiesta di pagamento di imposte (la Tari) ad avviso di Aps non dovute e, perciò, in fase di verifica in sede amministrativa».
LA CONTESTAZIONE
Aps holding è la società al 99 per cento del Comune che gestisce i parcheggi ed è proprietaria di tram e rotaie. AcegasApsAmga, è la società di servizi, gas acqua e rifiuti appartenente al Gruppo Hera che contiene il ramo di Aps che è stato conferito alla multiutility, quando il Comune ha deciso di entrarci con una quota. La prima contesta alla seconda di dover pagare la Tari sul parcheggio Fiera Nord. La cifra in questione è, appunto di 190.259 euro e riguarda il periodo che va dal 2013 al 2017. La circostanza viene confermata dall'amministratore delegato di Aps Riccardo Bentsik che, però, cerca di minimizzare la vicenda. «Non c'è alcun contenzioso legale in corso esordisce Bentsik Molto semplicemente, contestiamo la legittimità del provvedimento. Molte sentenze passate in giudicato confermano che questo tributo non deve essere corrisposto nelle aree non coperte destinate a parcheggio. Come se non bastasse, noi paghiamo già un servizio di pulizia per quel parcheggio. Di conseguenza, non si capisce perché dovremmo pagarci anche la Tari. Detto questo, noi siamo per il rispetto della legge continua quindi, per prima cosa abbiamo pagato il dovuto. A febbraio, però, abbiamo presentato negli uffici di Acegas, su suggerimento del nostro tributarista, tutta la documentazione in cui viene contestato il provvedimento e si richiede il rimborso. A oggi, però, non abbiamo ricevuto alcuna risposta». Insomma, anche se non si è passati ancora alle vie legali, il braccio di ferro tra due società partecipate dal Comune è in atto.
LA CONVENZIONE
Lo scorso 4 ottobre, intanto, il Comune ha rivisto la Convenzione con Aps holding sui parcheggi. Ora la società potrà gestire le aree di sosta comunali fino al 2031. Come annunciato la scorsa primavera, il Comune con una determina ad hoc del settore Mobilità, un paio di settimane fa ha concesso 6 anni in più alla holding a completo controllo comunale per la gestione dei parcheggi su aree comunali. Il motivo? A breve Aps andrà a perdere 871 posti auto. Di questi 617 sono già stati persi con la cessione ai privati di piazza Rabin. Entro la prossima primavera, poi, con l'avvio dei cantieri per la trasformazione di piazzale Boschetti in un parco pubblico, ne perderà altri 254. Per questo, alle stesse condizioni economiche in atto, palazzo Moroni ha concesso che il termine della concessione delle aree da parte del Comune venga spostata in avanti di 6 anni. In pratica, invece di scadere nel 2025, scadrà nel 2031.
I NUMERI
Le aree di sosta sono l'attività più remunerativa di Aps holding. Il bilancio della società che gestisce la sosta pubblica in città, infatti, l'anno scorso sul fronte delle aree dei parcheggi ha registrato ricavi che si aggirano attorno ai 7 milioni e mezzo di euro. Aps è tenuta a corrispondere all'amministrazione comunale una percentuale che varia a seconda delle strutture. Complessivamente, grazie ai parcheggi nel 2018 l'amministrazione comunale ha incassato 2 milioni e 740 mila euro.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci