IL CASO
PADOVA C'era anche un padovano vittima dello sciopero dei lavoratori

Martedì 25 Giugno 2019
IL CASO
PADOVA C'era anche un padovano vittima dello sciopero dei lavoratori portuali che nelle scorse ore ha paralizzato il porto di Bastia in Corsica.
D.G, 33 anni, avrebbe dovuto partire proprio dal quel porto domenica, alle 14, ma così non è stato. Il giovane, assieme alla moglie, è rimasto bloccato per ore sotto il sole e ha rischiato di essere coinvolto in un'aggressione. «Gli scioperanti stavano per dare fuoco a un'auto appartenente a turisti tedeschi, parcheggiata poco lontano dalla mia racconta D.G. Abbiamo vissuto forti momenti di tensione, non c'era nessuno ad aiutarci, nemmeno le forze dell'ordine. I lavoratori gridavano che erano a casa loro e quindi facevano quello che volevano».
La coppia di padovani ha vissuto sei ore di apprensione al porto di Bastia, senza ricevere risposte o rassicurazioni. «Il nostro traghetto non poteva partire perché la nave occupata dagli scioperanti bloccava l'intero traffico marittimo aggiunge D.G. La compagnia alla quale ci siamo affidati ci ha dirottati al porto di Isola Rossa, a 100 chilometri di distanza. Lì abbiamo preso un traghetto, abbiamo trascorso la notte in barca e poi siamo arrivati a Genova in mattinata. Pensavo di tornare domenica e invece sono tornato lunedì, perdendo una giornata di lavoro. Sono molto preoccupato per i 400 passeggeri a bordo della nave occupata, potevamo esserci anche noi».
Lo sciopero dei marittimi della compagnia La Meridionale ha provocato un blocco delle navi in Corsica, con gravi ripercussioni per centinaia di passeggeri. La protesta ha paralizzato il traffico tra Marsiglia e l'isola francese. Tra le navi bloccate a Bastia, anche la Moby Zazà, con circa 400 persone a bordo, compresi moltissimi italiani in viaggio di ritorno verso Genova.
E.Fa.
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