Il canto, le bandiere e quell'ultima partita da portiere: «Senza parole»

Martedì 19 Giugno 2018
Il canto, le bandiere e quell'ultima partita da portiere: «Senza parole»
LA COMPAGNIA
MEGLIADINO SAN VITALE Non riescono ancora a credere che Poldo non sarà più lì accanto a loro, a far roteare le bandiere con la sicurezza e l'eleganza di cui solo lui era capace. Per il gruppo di musici e sbandieratori di Megliadino San Vitale Leonardo Faggion era molto più di un compagno: cordiale, concentrato e sempre pronto a sfoderare un sorriso, riusciva a trascinare l'intera squadra. L'ultima persona da cui ci si sarebbe aspettato un gesto estremo come lanciarsi sui binari davanti a un treno in corsa.
«Era un ragazzo stupendo racconta l'amica Gloria, che lo conosce dai tempi dell'infanzia se penso a lui la prima cosa che mi viene in mente è il sorriso con cui mi ha accolta al primo allenamento, quando avevo 8 anni, lui 9. Mi ha fatto provare subito le bandiere e da quella volta abbiamo condiviso insieme a tutta la squadra sacrifici, gioie e sconfitte, come una grande famiglia».
Una famiglia in cui il 18enne era perfettamente integrato, anche se non si confidava troppo con gli amici: non aveva mai detto di essere in difficoltà a scuola, tanto da rischiare l'anno. «Non voleva mai creare problemi agli altri racconta l'amico Walter anzi se qualcuno si preoccupava per lui, lo rassicurava dicendogli che andava tutto bene. Mi ricordo che una volta, durante un campionato di sbandieratori a Faenza lui ha vomitato poco prima dell'esibizione. Ma ha gareggiato lo stesso».
LE COREOGRAFIE
Le rievocazioni storiche e le coreografie con le bandiere erano la sua più grande passione, insieme alla chimica e al canto. Per questo non si era lasciato sfuggire l'occasione di far parte in una delle band della scuola che frequentava, l'istituto Primo Levi di Badia Polesine (Rovigo). Fino all'anno scorso aveva cantato in uno dei gruppi inseriti nel progetto Jonathan Livingston, riscuotendo un certo successo tra i compagni. Anche al battesimo del fratello aveva dato prova della sua abilità, cantando insieme al coro parrocchiale. E poi c'era il calcio: Leonardo tifava Inter, ma seguiva volentieri anche le partite di altre squadre: venerdì sera si era incollato alla tv insieme al papà Paolo per seguire il match dei mondiali Spagna-Portogallo. Mentre la sera prima aveva indossato i guanti da portiere per una sfida insieme agli amici sbandieratori nel campo di Megliadino San Vitale. «E' stata l'ultima volta in cui l'ho visto racconta ancora scossa l'amica Gloria era sereno e scherzoso come sempre. E come al solito è stato uno degli ultimi a tornare a casa dopo aver dato una mano a sistemare».
LA PRO LOCO
Leonardo aiutava volentieri anche alle feste paesane organizzate dalla Pro Loco, di cui il padre è socio fondatore. «Noi abbiamo sempre visto in lui un ragazzo diligente, educato e disponibile racconta Massimo Guariento, presidente dell'associazione quando abbiamo saputo la notizia, siamo rimasti senza parole. Per i genitori è un colpo terribile, non possiamo fare altro che dimostrare la nostra vicinanza». Saranno centinaia le persone che stasera, alle 20.30, parteciperanno alla fiaccolata organizzata dal gruppo di sbandieratori, che si esibiranno in piazza Europa davanti a una foto del 18enne. E nel parcheggio della zona industriale dove la squadra si allena uno striscione e una scritta sull'asfalto esprimeranno tutto l'affetto per l'amico scomparso.
M. E. P.
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