Il camionista e l'avvocato: tre indagati per l'incidente

Sabato 9 Novembre 2019
L'INCIDENTE
PADOVA Il diverbio con due agenti della Stradale dopo il tamponamento tra un'auto e un furgone all'ingresso del casello autostradale di Padova Ovest sarà oggetto di approfondimento istruttorio davanti al giudice per le indagini preliminari che deve decidere se archiviare il fascicolo, come richiesto dal pubblico ministero Andrea Girlando, disporre nuove indagini o sollecitare l'imputazione coatta. Sono indagati nel procedimento un camionista marocchino di 39 anni, residente a Scorzè, accusato di tentata truffa e falso ideologico, e i due poliziotti della Stradale, di 48 e 42 anni, difesi dall'avvocato Pier Ilario Troccolo, che devono rispondere di falso materiale commesso da pubblico ufficiale. All'archiviazione si è opposta la parte offesa, un 41enne avvocato padovano.
IL FATTO
Il 25 giugno dell'anno scorso il legale, al volante di una Fiat Stilo, stava imboccando di buon mattino la A4 lungo la corsia riservata ai titolari di Telepass. In questa fase di immissione, il furgone Iveco Daily che precedeva l'utilitaria avrebbe ingranato all'improvviso la retromarcia colpendo la parte anteriore della vettura. Avvocato e camionista hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine per i rilievi del sinistro. Sul posto è arrivata una pattuglia della Stradale. Gli agenti hanno subito invitato i due automobilisti a sgomberare la corsia di accesso all'autostrada. L'avvocato li ha però invitati preliminarmente a verificare il possesso del dispositivo Telepass da parte del conducente del furgone e l'esistenza di filmati ripresi dai sistemi di videosorveglianza della A4, in maniera da poterli poi acquisire.
Secondo la parte offesa le richieste avrebbero provocato la reazione dei poliziotti: uno dei due avrebbe strappato la constatazione amichevole che stavano redigendo e avrebbe ordinato al collega di elevare una contravvenzione al professionista per non avere liberato la sede stradale. Una sanzione da 85 euro e la decurtazione di due punti dalla patente, che l'avvocato ha dovuto impugnare davanti al giudice di pace, vincendo il ricorso. A distanza di qualche mese il 41enne ha ricevuto un'altra multa, per non aver tenuto una distanza idonea ad evitare la collisione con il furgone. Il legale ha impugnato anche questa sanzione davanti al giudice di pace ottenendo l'annullamento. Poi ha acquisito i filmati dell'incidente e si è rivolto alla Procura della Repubblica. Per l'accusa non vi sarebbero però elementi idonei a sostenere le accuse in giudizio. L'ultima parola tocca ora al gip: appuntamento il 9 gennaio.
Luca Ingegneri
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