IL BILANCIO
PADOVA Nei primi 9 mesi dell'anno secondo l'ufficio studi di Confartigianato

Domenica 24 Gennaio 2021
IL BILANCIO
PADOVA Nei primi 9 mesi dell'anno secondo l'ufficio studi di Confartigianato tutti settori del manifatturiero e dell'edilizia hanno sofferto cali di produzione. Si va dal -1,6% degli alimentari sino al -34,4 della pelle. Azzerato il settore delle cerimonie: quasi 30mila gli eventi stoppati dal coronavirus. Ci lavorano 374 imprese solo per l'abbigliamento e 879 per la ristorazione oltre a 2.236 per la bellezza. In totale 4.500 attività.
ALIMENTARE
La chiusura prolungata di bar e ristoranti ha minato la filiera artigiana della produzione attiva nel mondo Horeca. Birrifici, caseifici, lavorazione carni, pastai e la ristorazione artigiana i settori più colpiti. Una filiera penalizzata anche dall'annullamento delle cerimonie e matrimoni e dal calo del turismo.
ACCONCIATURA ED ESTETICA
Ora i saloni hanno riaperto, ma la capienza è limitata da regole del distanziamento anti-covid e il giro d'affari ne risente. Siamo a meno 50-60 per cento. La zona arancione non aiuta.
ABBIGLIAMENTO
Nei primi nove mesi del 2020 Tessile (-23%), abbigliamento (-29,8%) e pelle (-34,4%) hanno registrato le peggiori perdite di fatturato, molto lontane dalla media manifatturiero -14,9%. Sempre nei primi nove mesi del 2020, a fronte di un calo delle vendite al dettaglio del 5,4%, sono crollate del 23% le vendite di abbigliamento, calzature e articoli in pelle.
OFFICINE MECCANICHE
Nel terzo trimestre 2020 il ritorno alla crescita della produzione metalmeccanica è stato sostenuto. Nel confronto su base annua, la contrazione dell'attività si è ridotta al -0,6% (dal -16,3% nel secondo trimestre). Il rimbalzo, tuttavia, non cambia il segno negativo del 2020: nella media dei primi nove mesi la contrazione è del -8,1% (-8,9% nel totale dei settori), diffusa a tutti i comparti e più marcata per autoveicoli e mezzi di trasporto.
AUTORIPARAZIONE
Nei primi 9 mesi del 2020 l'autoriparazione ha registrato un -13,4%. Ma ora in alcuni casi si sfiora il 40 per cento. La categoria sta risentendo delle difficoltà dei clienti a supportare le manutenzioni sia di un semplice tagliando che di imprevisti straordinari.
IMPRESE DI PULIZIE
Sono tra le poche categorie che hanno ampliato il giro d'affari grazie alla grande richiesta di sanificazione degli ambienti e, in alcuni casi, grazie alla vendita di prodotti per la disinfezione e macchinari per l'igienizzazione degli ambienti.
PULITINTOLAVANDERIE
Non sono state coinvolte nelle chiusure forzate, ma hanno subito la ricaduta delle limitazioni applicate ad alberghi e ristoranti e allo smart working che ridotto la domanda. A fronte di una diminuzione dei fatturati che arriva, per alcune lavanderie, fino al 70%, non hanno ottenuto ristori.
ODONTOTECNICI
Il settore ha sostanzialmente tenuto nel 2020 ma spaventa il 2021: quando verrà meno il blocco dei licenziamenti si ipotizzano pesanti contrazioni dei consumi.
ORAFI E ARGENTIERI
L'emergenza sanitaria ha segnato negativamente il comparto orafo che oggi si trova a fare i conti con la chiusura delle fiere internazionali e con il blocco del mercato delle cerimonie. Perse, quindi, le migliori occasioni di lavoro.
TRASPORTI
Il settore trasporti, nei primi nove mesi del 2020 ha registrato un -13%. Il crollo del turismo degli spostamenti per lavoro e delle cerimonie (oltre a tutti i viaggi scolastici) ha chiuso tutti i mercati di sbocco di questi settori: -49% il calo turistico - visitatori italiani (-31%) e stranieri (-64%) stimata per il 2020. Nonostante la situazione, i ristori sono stati irrisori.
COMPARTO CASA
Il settore, tra i più importanti dell'artigianato, dopo un fortissimo calo della produzione, nei mesi del lockdown di marzo aprile e maggio 2020 ha registrato segnali di ripresa ad agosto e settembre. Si attendono gli effetti del super bonus. A Padova ci sono 129mila edifici con più di 40 anni.
M.G.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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