I vigili non arretrano: «Diritto di scioperare»

Lunedì 20 Gennaio 2020
IL CASO
PADOVA Si fa sempre più duro lo scontro tra i sindacati e l'amministrazione comunale sulla riorganizzazione dei turni dei vigili. Dopo le dichiarazioni del prefetto Renato Franceschelli, che ha ricordato la possibilità di precettare gli agenti chiamandoli in servizio in occasione della visita in città del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (in programma il 7 febbraio per l'apertura dell'anno di Padova Capitale Europea del Volontariato) ora ad intervenire è la Uil che rivendica il diritto allo sciopero. «Viene ventilata un'ipotesi di precettazione del personale del corpo di Polizia locale il prossimo 7 Febbraio, giorno di arrivo del presidente della Repubblica scrive Salvatore Livorno della segreteria Uil Fpl - Siamo ben consapevoli delle regole dettate dalla legge sui servizi pubblici locali, ma esigiamo rispetto e tutela dei nostri diritti e faremo ciò che i lavoratori della Polizia locale ci daranno mandato di fare, nel rispetto della legge, ma anche delle prerogative sindacali». Insomma, il messaggio è chiaro: il sindacato non ha alcuna intenzione di fare passi indietro rispetto agli scioperi programmati da qui alla prossima estate.
L'ATTACCO
«Vorrei ricordare che a Padova non manca certamente la presenza di forze dell'ordine di numerosi corpi dello Stato» ha aggiunto Francesco Scarpelli, sempre della Uil, che non ha rinunciato a punzecchiare il Comandante Lorenzo Fontolan: «Per quanto riguarda il giudizio dell'opinione pubblica, che il comandante vuole rimarcare, siamo sicuri che la stessa saprà ben giudicare per quanto di eccellente fa la Polizia Locale di Padova ogni giorno da 151 anni. Questa amministrazione, mesi fa, ha diminuito le presenze al sabato. Presenze che invece la Rsu ha chiesto più volte di incrementare. Fontolan in soli 15 mesi ha per due volte confermato l'attuale modello orario salvo poi formulare una proposta a 6 ore giornaliere ed una successiva a 7 ore, tra l'altro illustrate ai dipendenti in specifici incontri, per poi virare nuovamente su un modello orario a 6 ore conclude il sindacalista - Questo atteggiamento ha creato aspettative prima e forte delusione e poca credibilità dopo. Con il modello a 6 ore inevitabilmente ci saranno meno operatori presenti nelle fasce orarie di punta dalle 12.30 alle 14 e dalle 18 alle 19.30 e un forte aumento dello straordinario. Nei prossimi giorni evidenzieremo altri sprechi e inefficienze in una operazione di verità e trasparenza poiché abbiamo a cuore non solo gli interessi dei lavoratori, ma anche e soprattutto quello dei cittadini che sono i nostri veri datori di lavoro».
LA RIORGANIZZAZIONE
Ma cosa prevede la riorganizzazione dei turni voluta da Fontolan? Storicamente i vigili hanno sempre lavorato sei giorni su sette, 5 ore e 50 al giorno, con una domenica lavorativa al mese e con i giorni di riposo concordati col capo-ufficio in base alle necessità di servizio. Nel 2016, però, l'ex sindaco Bitonci e l'allora comandante Paolocci stravolsero tutto: cinque giorni lavorativi per sette ore al giorno, con due weekend a casa su quattro. La nuova proposta prevede sei giorni lavorativi per sei ore al giorno. Quei 10 minuti in più, rispetto alle vecchie 5 ore e 50 minuti, andrebbero a costituire una banca-ore che porterebbe poi ogni agente a godere di almeno sette giorni di riposo in più all'anno. La riorganizzazione dei turni che scatterà il 1° marzo, prevede sempre una domenica lavorativa al mese a cui seguirebbe un sabato di riposo in uno dei due weekend successivi, in modo che tutti possano avere nel corso dell'anno almeno 12 fine settimana a casa. In settimana nuove serrate trattative. Alle porte c'è pure San Sebastiano, Santo Protettore dei vigili: gli agenti minacciano di boicottare pure la cerimonia di giovedì.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci