I sindaci pronti a un nuovo dialogo: «Ok al piano, ma si pensi all'ambiente»

Lunedì 23 Aprile 2018
LE REAZIONI
PADOVA C'è chi si dice immediatamente favorevole e chi temporeggia, preferendo avere prima la certezza che le nuove strade non provocheranno alcun danno dal punto di vista ambientale. Tutti i sindaci dei Comuni interessati, in un modo o nell'altro, hanno valutato il progetto del Grande raccordo anulare e ora sono molto interessati all'evoluzione dell'iter autorizzativo.
Pensiamo per esempio a Enoch Soranzo, sindaco di Selvazzano, il paese da cui dovrebbe partire la nuova strada a ovest. «Non c'è da essere favorevoli o meno - commenta lui, che ricopre pure il ruolo di presidente della provincia di Padova - perché parliamo di un progetto deciso a livello sovracomunale. Noi, come tutti gli altri Comuni, abbiamo recepito questo piano nella nostra pianificazione territoriale».
Ma l'opera sarà utile? «Può esserlo, sicuramente, ma dipende come viene realizzata - risponde Soranzo -. La chiusura dell'anello potrebbe essere positivo, ma servono importanti uinterventi di mitigazione ambientale».
La nuova strada ad ovest partirebbe da Selvazzano e arriverebbe in un ipotetico nuovo casello autostradale situato nel comune di Rubano, nella frazione di Bosco, al confine con il territorio di Villafranca Padovana. Il sindaco Sabrina Doni è certamente interessata, ma i suoi toni sono cauti: «Opporsi a priori a questo progetto sarebbe sicuramente da sciocchi - sottolinea - e quindi da parte nostra non c'è alcuna preclusione. Ma è innegabile che un nuovo casello autostradale avrebbe un impatto molto forte sul territorio. Pensiamo per esempio al Parco Etnografico di Rubano, che sarebbe lambito dalla nuova strada. È importante che ci siano opere di mitigazione adeguate. Insomma, ben venga il Grande raccordo anulare purché non abbia conseguenze negative sulle poche aree verdi che ci restano».
Adolfo Zordan, sindaco di Vigodarzere, conosce bene il progetto perché il piano originario prevedeva anche una strada a nord, il Terraglione, su cui però nel 2011 il Ministero dell'Ambiente ha dato un parere negativo. «Io ero favorevole ad una nuova strada perché qui c'è bisogno di nuova viabilità ovunque. Siamo in sofferenza e basta guardare le strade ogni mattino. Il terraglione avrebbe sgravato sicuramente il centro di Vigodarzere, ma non possiamo certo metterci a contestare un parere del Ministero dell'Ambiente».
Walter Stefan, primo cittadino di Saonara, è invece interessato per un'altra opera, legata sempre al Grande Raccordo Anulare di Padova: il canale scolmatore che collegherebbe il suo territorio con la laguna veneziana, attraversando tutti i comuni della Riviera del Brenta. Da anni si batte per la realizzazione di quel canale, che accoglierebbe le acque in eccesso di Brenta e Bacchiglione, evitando pericolosi allagamenti come già capitato più volte negli ultimi decenni. «Quell'opera è necessario e io sono favorevolissimo - conferma Stefan -. Ben venga un nuovo dialogo tra Regione, società proponente e Comuni».
Il progetto originario prevedeva pure una strada camionabile accanto al canale, ma i sindaci hanno scelto lo stralcio: «Quella la considero un'ipotesi completamente tramontata - è la pietra tombale di Stefan -. Noi ci siamo opposti fin da subito. Quella strada sì che sarebbe inutile».
G.Pip.
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