I ristoratori contro le sagre: «Rischio di assembramenti»

Giovedì 9 Luglio 2020
I ristoratori contro le sagre: «Rischio di assembramenti»
LA POLEMICA
PADOVA Scatta la bagarre tra le Pro Loco e i ristoratori sul destino delle sagre in provincia di Padova in tempi di Coronavirus. Le ultime delibere regionali hanno dato il via libera all'organizzazione delle manifestazioni di paese, finora bloccate dall'emergenza sanitaria, ma le associazioni di categoria puntano il dito contro il rischio assembramenti e un'ulteriore penalizzazione ai danni di esercenti già in difficoltà. A lanciare l'allarme è l'Associazione dei pubblici esercizi (Appe), che nelle scorse ore ha scritto una lettera ai sindaci della provincia di Padova chiedendo la sospensione delle autorizzazioni alle sagre fino alla fine dell'anno.
«Oltre al rischio epidemiologico dichiara Filippo Segato, segretario Appe collegato a tali eventi, vi sono anche riflessi, negativi, sul piano economico, visto che ad ogni manifestazione è sempre collegata la somministrazione di alimenti, che anzi quasi sempre è il principale fattore di attrazione dei partecipanti». L'associazione di categoria ha messo nero su bianco tutte le richieste indirizzate ai primi cittadini del padovano. «Per la verità precisa Segato vi sono molte amministrazioni comunali che hanno ben valutato tutte le possibili conseguenze e, pertanto, hanno deciso che, per quest'anno non saranno organizzate sagre e feste varie. Le immagini apparse sui social network hanno dimostrato come troppo spesso i clienti siano poco responsabili e poco controllabili da parte dei gestori delle attività».
L'ATTIVITÁ
L'affondo dell'associazione riguarda l'avvio di attività parallele di somministrazione di alimenti e bevande, che andrebbe ad erodere i già drammatici bilanci economici delle normali attività di pubblico esercizio (bar, ristoranti, pizzerie, trattorie), che stanno cercando proprio in questi mesi di sopravvivere alla crisi. Sono oltre 400 le sagre e manifestazioni organizzate nel padovano in un anno. «La missiva conclude Segato termina con l'appello alle amministrazioni comunali di sospendere, almeno per tutto il 2020, le autorizzazioni allo svolgimento di manifestazioni e attività che comportino la somministrazione di alimenti e bevande o l'organizzazione di balli. Diversamente si potrebbe valutare di organizzare eventi diffusi, con la compartecipazione dei pubblici esercizi ubicati sul territorio comunale, instaurando un'auspicata collaborazione che potrebbe rivelarsi utile anche per gli anni a venire».
Quindi niente sagra con il tradizionale tendone che riunisce tutti quanti, ma evento diffuso con diversi punti di accoglienza ed eventi dislocati in vari punti del territorio. Tutto ciò con il coinvolgimento dei commercianti, baristi e ristoratori della zona. Questa la formula che potrebbe mettere d'accordo Pro Loco, amministrazioni comunali e Appe. Nei giorni scorsi il presidente Unpli Veneto, Giovanni Follador, ha rivolto un appello ai volontari di tutta la regione, pronti a ripartire con le proprie attività dopo il lungo stop dovuto all'emergenza sanitaria. «Le Pro Loco lavorano sempre avendo un occhio di riguardo per la propria comunità ha detto Follador - non pensando solamente ai singoli cittadini, ma anche a tutti coloro che nel territorio trovano forza e sostentamento. Il mio invito ai volontari, quindi, è di pensare in grande e di coinvolgere chi, durante il periodo emergenziale, è stato più colpito e fa fatica ad andare avanti».
E.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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