I NUMERI
PADOVA Secondo i dati più recenti diffusi dall'Inail, gli infortuni

Venerdì 17 Gennaio 2020
I NUMERI
PADOVA Secondo i dati più recenti diffusi dall'Inail, gli infortuni sul lavoro a Padova nei primi dieci mesi dell'anno scorso - gli ultimi disponibili - sono stati 11.752. L'1,36% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Di questi, però, ben 13 sono stati gli incidenti mortali. Per quanto riguarda le denunce di malattie professionali, da gennaio allo scorso ottobre a Padova sono state 747, segnando +6,87% rispetto allo scorso anno. E' il dato di gran lunga più alto del Veneto, dove nel periodo sono state registrate complessivamente 2.680 denunce. Di queste, c'è da segnalare, sempre a livello veneto, che le malattie professionali sono in calo per i maschi (-5,72%) e in aumento per le donne (+7,61), dove la fascia più colpita è quella dei servizi domestici e familiari.
In attesa di una quantificazione più precisa, possibile solo con il consolidamento dei dati dell'intero anno, gli open data pubblicati da Inail offrono alcuni spunti che consentono di inquadrare in maniera lucida il quadro della situazione attuale sia a Padova che nel resto d'Italia e del Veneto. A livello nazionale le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Istituto tra gennaio e ottobre sono state 534.314 (+0,04% rispetto allo stesso periodo del 2018), 896 delle quali con esito mortale (-5,2%). L'analisi territoriale mostra una diminuzione delle denunce di infortuni con esito mortale nel Nord-Ovest (da 260 a 232), nel Nord-Est (da 235 a 209) e al Sud (da 203 a 190), e un aumento nel Centro (da 174 a 185) e nelle Isole (da 73 a 80). A livello regionale spicca il decremento rilevato in Veneto (18 decessi in meno per un totale di 82) e gli incrementi nel Lazio (+11), nelle Marche e in Sicilia (+10 per entrambe).
A livello provinciale è a Verona il maggior numero di infortuni mortali totali (24), seguita da Vicenza (17), Padova (13), Venezia e Treviso (10), Rovigo e Belluno (4). La fascia di età a più alto tasso di incidente è quella compresa tra i 50 e i 54 anni, subito seguita dai 45/49enni. Tra i settori più a rischio si confermano quello delle costruzioni, quello del commercio all'ingrosso, al dettaglio e riparazione di veicoli, le attività di magazzinaggio trasporto e l'agricoltura. Nel comparto dell'industria invece, spiccano per tasso di infortuni sul lavoro il settore della fabbricazione di prodotti in metallo, della produzione di macchinari e l'industria alimentare.
E.F.
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