I nodi della viabilità

Sabato 17 Agosto 2019
LA STORIA
PADOVA L'Arco di Giano, è una strada lunga poco più di cinque chilometri per collegare Padova est fino allo stadio Euganeo.
Prevede una direttrice che partendo dalla sommità della nuova statale del Santo la 308 a Padova est, corra parallela alla linea ferroviaria Venezia-Padova fino al cavalcavia Maroncelli e via Friburgo. Da lì arriva alla rotatoria Grassi-Plebiscito. Poi continua per via Avanzo, dietro alla stazione ferroviaria, passando sotto al cavalcavia Borgomagno.
La strada è collegata al ponte Fiera e al nuovo cavalca-ferrovia su via Dalmazia per arrivare dall'altra parte della città in via Annibale da Bassano e continua, innestandosi con il cavalcavia Guicciardini-Camerini che guida la nuova viabilità di entrata all'Arcella attraverso via Parenzo e via Guicciardini, per finire immettendosi in via Po, allo svincolo per lo stadio Euganeo. Costo 50 milioni.
Il primo via al progetto lo diede il consiglio comunale del 27 aprile 1999, mentre tutto quello che è stato costruito finora è frutto di un protocollo d'intesa sottoscritto il 23 ottobre del 2000 fra il ministero dei Lavori pubblici, il Comune e la Regione chiamo Prusst-Arco di Giano ovvero Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio.
LO SVILUPPO
Giano bifronte, poteva guardare al futuro come al passato. E chi ha chiamato Arco Di Giano la direttrice che da Padova est dovrebbe arrivare a Padova ovest, evitando al traffico di attraversare il centro, forse lo aveva già intuito. Dunque a distanza di 20 anni è nato il cavalcavia Sarpi-Dalmazia, è stato fatto il ponte della Fiera, è stato costruito il nuovo ingresso all'Arcella dal cavalcavia Camerini-Guicciardini, ci sono le due nuove rotatorie a Padova est, in particolare quella tra via S. Marco e via Einaudi.
LA DIFFICOLTÁ
Mancava il chilometro e mezzo più difficile. Fino a 5 anni fa si pensava di arrivare dal viadotto di Padova est fino alla rotatoria Grassi-Plebiscito con un cavalcavia. Il problema era infatti il superamento dei binari. Costo 20 milioni. Troppo. Poi è arrivata questa alternativa che ha previsto di spezzare l'impalcato sul Maroncelli senza interruzione della viabilità.
L'ULTIMO PROBLEMA
Resta ancora un ultimo nodo da sciogliere legato all'ingresso all'area dell'ospedale da via S. Marco-via Friburgo. L'ex sindaco Bitonci aveva risolto il problema dell'incrocio semaforico tra via Friburgo, via Venezia e via S. Marco interrotte dai binari per l'interporto, con uno svincolo che da via Friburgo salisse sul cavalcavia S. Marco in direzione Padova est. Dopo le proteste dei residenti l'assessore Micalizzi l'ha stoppato. Ora si attende la soluzione alternativa che ancora non è arrivata.
M.G.
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