I medici: «Andate alle urne, non c'è rischio contagio»

Lunedì 21 Settembre 2020
I medici: «Andate alle urne, non c'è rischio contagio»
LE PRECAUZIONI
PADOVA «Votare è importante e se si adottano tutte le precauzioni previste non c'è rischio contagio». Le rassicurazioni arrivano dalla nota immunologa Antonella Viola, direttore scientifico dell'Istituto di Ricerca pediatrica di Padova. «Nei luoghi dove si va a votare non sono consentiti assembramenti continua la professoressa Viola è obbligatoria la mascherina e l'igienizzazione delle mani. Non ci devono essere dubbi nemmeno sulla matita. Ogni cittadino ha il diritto e il dovere di votare anche perché abbiamo visto quanto la politica abbia influito nelle scelte della sanità. In questo momento è più probabile infettarsi in famiglia e nei luoghi di lavoro. Il suggerimento è di evitare momenti di aggregazione, io stessa non mi sono più concessa un pranzo assieme ai miei genitori. Cerchiamo di vederci solo in spazi aperti, sul balcone o al parco, altrimenti indossiamo la mascherina. In Francia, Spagna e Inghilterra raccomandano incontri di non più di sei persone».
VERSO LA NORMALITÁ
Il momento del voto rappresenta un altro passo versò la normalità. «Dobbiamo tornare gradualmente alla normalità aggiunge Viola -, quest'estate abbiamo avuto fretta e non è stata una buona idea. Ora dobbiamo aspettare 20 giorni per capire l'effetto della riapertura delle scuole sui contagi». Uno dei protagonisti dell'emergenza Covid è Domenico Crisarà, segretario Fimmg, l'associazione che riunisce i medici di medicina generale, che si appella ai padovani perché vadano a votare anche questa mattina. «La paura del Covid non può giustificare l'assenteismo ammette Crisarà - Si deve andare a votare, anche perché nei seggi si rispettano le regole e non c'è nulla di cui preoccuparsi. É molto più rischioso andare in piazza o al bar in mezzo alla gente senza mascherina. In un periodo di crisi come questo, le persone hanno il dovere di indicare la strada alla politica».
Mette in luce il valore del voto anche il rappresentante dei medici dell'Azienda ospedaliera, Giampiero Avruscio, presidente Anpo. «La politica ha la funzione di determinare e regolare la nostra vita in tutte le sue manifestazioni spiega Avruscio - Diventa pertanto fondamentale che il nostro voto sia orientato su persone che pensiamo siano serie e preparate, che abbiano un reale interesse verso la collettività. All'ospedale di Padova, luogo a più elevato rischio con ottomila lavoratori, il contagio è stato ai minimi termini. Credo quindi che con i dovuti e attenti accorgimenti, si possa tranquillamente andare ad esprimere il proprio voto».
CONVIVENZA FORZATA
L'obiettivo ora è convivere con il virus. «Qualunque attività lavorativa presenta un rischio, in assenza di farmaci protettivi e di un vaccino conclude Avruscio - Il modello Padova ha dimostrato in Veneto e al mondo che si può uscire dalla segregazione e tornare a vivere. Il segreto è adottarlo e adattarlo alle varie situazioni. Con questa pandemia, almeno fino a quando non avremo protezioni più sicure ed efficaci, dovremo convivere con le misure di prevenzione e con un'attenta sorveglianza sanitaria».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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