I CONTI
MEGLIADINO SAN VITALE Nell'elenco dei beni posti sotto sequestro, nell'ambito

Mercoledì 8 Luglio 2020
I CONTI MEGLIADINO SAN VITALE Nell'elenco dei beni posti sotto sequestro, nell'ambito
I CONTI
MEGLIADINO SAN VITALE Nell'elenco dei beni posti sotto sequestro, nell'ambito dell'indagine della Guardia di Finanza di Este sulla frode nelle importazioni dall'estero di auto di lusso usate, figurano anche due autosaloni e un albergo. Il sequestro preventivo è stato attuato dalle Fiamme gialle atestine e dal Comando Provinciale di Padova, per un valore complessivo di 1.933.520 euro, tra le province di Padova e Vicenza. Più nel dettaglio, a Megliadino San Vitale sono stati sequestrati undici immobili, compreso l'autosalone Reventon Car.
In uno di questi edifici i finanzieri hanno individuato anche un'imbarcazione di lusso, uno yacht, posto a sua volta sotto sequestro. Gli atri tre immobili finiti nell'elenco dei beni sequestrati si trovano invece a Noventa Vicentina: c'è pure un rinomato hotel. Dalle indagini condotte meticolosamente dalle Fiamme Gialle è emerso che proprio i due autosaloni venivano utilizzati dall'organizzazione come basi logistiche per la commissione della frode transnazionale.
I due indagati, un imprenditore iscritto all'anagrafe degli italiani residenti all'estero ma di fatto domiciliato a Montagnana e un altro nato a Este ma residente a Sant'Urbano, erano da tempo tenuti sotto controllo dalla Finanza. Uno di loro, in particolare, già in passato aveva commesso reati analoghi, per i quali era pure stato condannato. Le indagini avviate nel luglio dello scorso anno, ovvero esattamente un anno fa, hanno raggiunto anche altre province venete e pure il Trentino Alto Adige. In particolare, nel rodigino era finito sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme Gialle lo studio di un commercialista, dal quale era stata sequestrata documentazione fiscale.
Nel trevigiano e in provincia di Trento, invece, erano state fatte delle perquisizioni all'interno di alcune agenzie automobilistiche. Lo scambio di informazioni, del resto, era avvenuto anche con l'estero, grazie alla collaborazione garantita dalle Autorità Giudiziarie bulgare, croate e slovene, investite con specifici Ordini di Indagine Europei. Ogni tassello è infine andato al suo posto, consentendo ai Finanzieri del Comando Provinciale di Padova, di individuare, da un lato, i grandi evasori e i responsabili della maxi frode fiscale e, dall'altro, di portare un nuovo equilibrio nel mercato delle autovetture usate.
Un settore fortemente colpito dall'emergenza sanitaria in atto, che, grazie all'operazione delle Fiamme Gialle, potrà ora conoscere un nuovo rilancio. Il Comune di Megliano San Vitale, paesino della Bassa che conta meno di duemila abitanti, si trova così ancora un'altra volta al centro di un'indagine della Guardia di Finanza.
IL PRECEDENTE
Già in passato infatti le Fiamme Gialle avevano concentrato la loro attenzione in paese, trovandovi addirittura infiltrazioni mafiose. Proprio da Megliadino San Vitale, secondo la ricostruzione dei finanzieri, un ex mafioso di Cosa Nostra, Giuseppe La Rosa, e la figlia ventinovenne dirigevano un'associazione a delinquere finalizzata all'evasione dell'Iva.
Era quindi stata smantellata l'organizzazione criminale che vedeva i due, originari di Palermo trapiantati nella campagna padovana, al vertice. Il padre era così finito in carcere, mentre la figlia ai domiciliari. Per trovare un collegamento tra la mafia e il piccolo Megliadino San Vitale basta riavvolgere il nastro e tornare al 2017. «Concreto e attuale rischio di infiltrazione mafiosa». Queste sette parole sono scritte nel provvedimento di comunicazione antimafia interdittiva adottato dalla Prefettura di Padova nei confronti della R.M. Trasporti Srl, una società con sede, appunto, a Megliadino.
Ca.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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