I cittadini: «E poi dicono di non prendere l'auto»

Domenica 16 Dicembre 2018
I cittadini: «E poi dicono di non prendere l'auto»
LE REAZIONI
PADOVA Padovani informati e non, ieri alle fermate degli autobus nella speranza che, sulla loro linea, gli autisti avessero deciso di non scioperare. Cittadini in parte arrabbiati, in parte rassegnati, come hanno detto, dai disservizi sempre presenti nel trasporto pubblico ma anche comprensivi con i dipendenti che hanno deciso di astenersi la lavoro. «E' una cosa vergognosa soprattutto considerato che siamo ormai a Natale ed è sabato - sbotta Rosa Dragotto in attesa con un folto gruppo di persone- fortunatamente non tutti hanno aderito ma lo sciopero rende difficoltoso muoversi». «Non sapevo dello sciopero, attendendo il passaggio dell'autobus da più di mezz'ora - commenta Giuseppe Migretti - una volta il blocco del traffico, oggi lo sciopero degli autobus, limitiamoci a definire il tutto non simpatico. Dovevo andare in centro ma torno a casa. Anche se arrivo, poi come rientro?».
Franco Sartorati ha atteso con pazienza che un autobus facesse capolino alla fermata ma alla fine decide di tornare a casa e arrivare in centro in auto. «Ero al corrente dello sciopero ma sapendo che Cgil, Cisl e Uil non aderivano pensavo che qualche autobus transitasse - afferma - capisco che i sindacati autonomi hanno poco seguito e quindi devono colpire di più e quindi abbiamo scelto un sabato sotto Natale, per fortuna c'è il parcheggio alla Prandina». «E' inconcepibile scioperare di sabato e vicino a Natale non tutti quelli che si devono muovere hanno la patente - esclama Silvana Menato in attesa con la sorella Liliana - si creano tanti disagi però poi ti vengono a dire che si deve lasciare l'auto a casa, che non si deve inquinare». Anche Silvia da molti minuti attende invano ad una fermata ma si mostra comprensiva. Io sono sempre a sostegno di chi sciopera per i propri diritti - spiega la donna - lavoravo in aeroporto e quando si scioperava venivamo precettati per garantire i servizi minimi. Credo però che ormai, l'unica arma in mano ai lavoratori per ottenere qualcosa sia lo sciopero. Ci sono disagi ma per quanti hanno un auto sono minimi». Luisa: «Solita storia, poi l'11 ha frequenza bassa, mezzi strapieni nelle ore di punta, su una via come Montà che ha problemi suoi di viabilità. Capisco i lavoratori ma ora vado a casa a prendere l'auto, alla faccia dell'imperativo non inquinare.
Luisa Morbiato
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