I baristi multati: «Mandano avanti l'amico maggiorenne»

Sabato 16 Novembre 2019
I baristi multati: «Mandano avanti l'amico maggiorenne»
LE REAZIONI
PADOVA «Sabato scorso verso le 12.30 si sono presentati sei giovani, hanno ordinato otto spritz e si sono accomodati. Ho chiesto se erano maggiorenni e, soprattutto, perché 8 spritz se loro erano in 6».
A parlare è il titolare della Casa del Tramezzino uno dei bar storici del centro: «Mi hanno risposto che aspettavano altri due amici - prosegue - Ho servito i ragazzi e i due amici sono effettivamente arrivati dopo. In quel mentre si sono avvicinati al gruppo degli agenti di polizia locale e hanno chiesto loro di esibire i documenti. È risultato che i due ultimi arrivati erano minorenni. Uno avrebbe compiuto 18 anni dopo 3 giorni, all'altro mancavano 3 o 4 mesi. Accade anche nei supermercati, i maggiorenni entrano e fanno scorta e poi li passano agli amici che ancora non hanno compiuto i 18 anni».
Sulla vicenda interviene anche l'altro titolare del locale: «Succede spesso che a ordinare siano i maggiorenni, che poi fanno girare gli alcolici, in questo caso gli spritz - spiega - Io poi non sono un pubblico ufficiale che può controllare i documenti di tutti i clienti. Servirebbero interventi educativi, i ragazzi dovrebbe essere sensibilizzati sui danni delle bevande alcoliche, ma poco si fa. I ragazzi cercano solo lo sballo con ogni cosa e ogni mezzo».
L'infrazione di sabato scorso nella quale è incappato La Casa del Tramezzino non è l'unica. Nello stesso giorno è stato sanzionato anche il bar Nazionale, in piazza delle Erbe. Anche qui dei minorenni hanno consumato alcol grazie all'aiuto degli amici adulti per legge. La titolare preferisce però non commentare l'incidente.
Situazione analoga, con relativa sanzione, anche per il Zeta Bar di Corso Vittorio Emanuele a ridosso del Prato della Valle. Il locale è gestito da una famiglia di cinesi. «Il bar era davvero molto affollato a quell'ora, sempre in orario di pranzo, si sono avvicinati un paio di ragazzi che hanno chiesto di avere degli spritz e, vedendoli sembravano proprio maggiorenni anche ventenni - ha spiegato la figlia del titolare - abbiamo chiesto se erano maggiorenni ma c'erano tanti clienti che ordinavano, non avevamo di sicuro il tempo di chiedere i documenti, anche perché gli altri clienti si spazientivano. Ci siamo fidati - ha concluso la giovane - e purtroppo abbiamo imparato a nostre spese. Quindi da ora chiederemo i documenti perché in caso è meglio perdere qualche cliente che incorrere in sanzioni e problemi. Certo anche ai ragazzi andrebbe spiegato».
L'alcol, ma anche il fumo, come hanno rilevato i baristi sta diventando un problema sociale, l'età nella quale i ragazzi cominciano a bere si sta abbassando e, purtroppo, sono frequenti sempre più anche le corse al pronto soccorso con ragazzini anche di 14 anni che cadono in coma etilico per il troppo bere.
Tanti i sistemi utilizzati daui giovani per aggirare l'ostacolo dell'età. Il più frequente è quello di mandare in avanscoperta ad ordinare amici maggiorenni. I baristi sottolineano che questo è il metodo più utilizzato, che porta poi a conseguenze gravi per la salute di ragazzini nella fase dello sviluppo nei quali l'alcol ingerito provoca danni molto maggiori che in un adulto.
Luisa Morbiato
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