Sindaco e vice: «Chi critica vuole portarci indietro di trent'anni»

Mercoledì 12 Giugno 2019
PALAZZO MORONI
PADOVA Il deragliamento del tram di lunedì sera alla Guizza diventa un caso politico e l'ex sindaco Massimo Bitonci chiede altre soluzioni rispetto all'attuale progetto per il Sir 3. Il sindaco Giordani e il suo vice Lorenzoni, però, non ci stanno e vanno al contrattacco: «La Lega e le destre vogliono portare indietro la città di trent'anni».
L'ex sindaco leghista oggi sottosegretario all'Economia - a poche ore di distanza dall'incidente, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Una lettera in cui, di fatto, paventa al ministero la possibilità di fare un passo indietro rispetto al finanziamento da 56 milioni di euro che dovrebbe consentire la realizzazione della nuova linea tramviaria che unirà piazzale Stazione con Voltabarozzo passando per l'ospedale. «I tram monorotaia sono problematici e rappresentano un serio pericolo - le parole di Bitonci -. La politica ha il dovere di analizzare e proporre soluzioni alternative per un trasporto più sicuro e adeguato».
L'INVESTIMENTO
Quando si diffonde la notizie che la Lega voglia opporsi alla nuova linea, per cui esiste già un finanziamento, a Palazzo Moroni saltano sulla sedia. «E' sconcertante osservare come la Lega e le destre annuncino di voler sottrarre addirittura fondi alla città hanno tuonato ieri pomeriggio Giordani e Lorenzoni - Vogliono farci perdere circa 200 milioni di euro potenziali, di cui 56 già stanziati, da investire in un trasporto pubblico ecologico ed efficiente, chiesto a gran voce dalla gente. Soldi statali pagati anche con le nostre tasse, che questi signori ora tentano di togliere ai padovani tramite i loro contatti con il Governo».
«Siamo al paradosso. Ci sono delle minoranze che lavorano contro la città e per portare indietro Padova di trent'anni dentro una battaglia del tutto ideologica hanno rincarato la dose - Forse non si pongono il tema che il tram è il mezzo pubblico più apprezzato dai padovani. Noi combattiamo ogni giorno una battaglia per uscire da un inquinamento che soffoca e fa morire le persone e i quartieri periferici hanno il diritto di raggiungere il centro e di muoversi dentro la città in maniera veloce ed economica. Saremo sempre attenti alla sicurezza, sempre aperti a ogni soluzione tecnologicamente nuova che consenta di centrare gli obiettivi di cui ha bisogno il nostro trasporto pubblico, ma, davanti alla volontà di danneggiare tutta Padova, saremo determinatissimi a difendere la città da queste strumentalità, come abbiamo già fatto con il bando periferie, dove da Roma volevano togliere a Padova decine di milioni con un tratto di penna».
LE CAUSE
«Abbiamo già chiesto e siamo in attesa che chi di competenza faccia piena luce sulle motivazioni che hanno condotto al deragliamento di ieri. Ai cittadini di Padova e alle migliaia di persone che ogni giorno usano e apprezzano il tram diciamo che, al di là delle incommentabili strumentalizzazioni politiche, la nostra prima premura è sempre stata la loro sicurezza. Questo passa da un'attenta verifica sullo stato delle manutenzioni ordinarie e straordinarie rispetto all'impianto esistente, che esercitiamo tramite continui contatti con l'Azienda che ne ha la responsabilità e ancor di più passerà dalla ricerca di ogni elemento tecnico e strutturale che, sia per quanto riguarda i convogli, sia per quanto riguarda l'infrastruttura, aumenti l'affidabilità della linea che stiamo per andare a mettere in opera, incidendo con le migliorie possibili anche sull'attuale Sir 1».
In mattinata, invece il vicesindaco ha difeso il presidente di Buisitalia Andrea Ragona. «Gode della mia stima e di quella del sindaco». Sempre il vicesindaco, il prossimo 18 giugno, sarà uno dei protagonisti del convegno La Mobilità Sostenibile in era digitale in programma in sala Paladin a palazzo Moroni alle 9.30. L'appuntamento rientra nell'ambito del PAsocial Day.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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