Paura alla Croce Rossa: ambulanza esplode, ustionato un volontario

Venerdì 15 Marzo 2019
L'INTERVENTO
PADOVA Una fiammata improvvisa, ed è scoppiato l'inferno. Un incendio, divampato da una bombola d'ossigeno, ha mandato in fumo un'ambulanza da 90mila euro e creato il fuggi-fuggi nella sede della Croce Rossa di Padova, in zona Stanga. Un volontario, Giampaolo Minazzato, che era a bordo del mezzo con il motore spento, impegnato a controllare che tutto il materiale fosse a posto (in gergo, i caricamenti ovvero farmaci, strumenti di soccorso, funzionamento di monitor, compresa la capacità di erogazione delle bombole d'ossigeno) per il cambio turno delle 7, in partenza di lì a poco, è rimasto ustionato a mano e avambraccio destro, i capelli e le sopracciglia parzialmente bruciati. Ricorso alle cure dei sanitari, è stato dimesso in mattinata, ma oggi dovrà ripresentarsi per medicazioni e gli verrà assegnata una prognosi.
I SOCCORSI
Poteva finire in tragedia il furioso incendio che, oltre all'ambulanza in uso al Suem, ha distrutto la vicina pensilina. Una colonna di fiamme e fumo si è levata in cielo, ben visibile da lontano, un odore acre s'è sparso tutt'attorno a via Croce Rossa. I Vigili del Fuoco, di stanza vicinissimi alla sede Cri, hanno prontamente spento le fiamme. Bilancio a fine mattinata: almeno 150mila euro di danni tra mezzo super-accessoriato e infrastruttura.
IL BILANCIO
«Un fatto inspiegabile», allarga le braccia il presidente della Cri di Padova, Giampietro Rupolo: «Dev'essere successo qualcosa che non capiamo. E questo qualcosa ha prodotto l'accensione dell'ossigeno, la fiamma ha fatto poi esplodere le stesse bombole, ed è stato il disastro, per fortuna solo materiale».
Proprio una settimana fa una ditta specializzata aveva verificato tutti gli impianti dell'ossigeno, certificandone la piena idoneità. L'attività di soccorso in emergenza-urgenza non ha subìto rallentamenti. «L'incendio ha distrutto completamente l'ambulanza e la copertura della rimessa e danneggiato il vicino centralino e la farmacia - rendiconta Rupolo -, l'immediato intervento dei pompieri ha permesso di spegnere l'incendio in breve tempo. Nessun'altra persona è rimasta ferita. In corso di accertamento il motivo del rogo con la relativa quantificazione specifica dei danni, non inferiori comunque a 150mila euro».
Il Comitato di Padova, ringrazia quanti, «dentro e fuori l'associazione, hanno dimostrato solidarietà» e comunica che «le molteplici attività e servizi continuano a svolgersi normalmente grazie al contributo dei 1.600 volontari padovani e del personale dipendente».
LE REAZIONI
Vicinanza è stata espressa dal sindaco Sergio Giordani, l'onorevole Antonio De Poli, i presidenti nazionale e regionale della Ci, Francesco Rocca e Francesco Bosa, il Consiglio direttivo della Croce Verde. Un mese fa erano state inaugurate due nuove ambulanze del valore di 164mila euro: attualmente il parco automezzi della Cri padovana è composto da 36 veicoli di cui 8 adibiti al servizio urgenza ed emergenza medica (il nono era quello che è andato distrutto), 7 per assistenza sanitaria durante manifestazioni, 4 mezzi per il servizio di taxi sanitario, 14 per logistica e 3 per il settore emergenza (Protezione Civile).
Federica Cappellato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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