Hotel termali per riabilitare gli ex malati di Covid-19

Venerdì 5 Marzo 2021
Hotel termali per riabilitare gli ex malati di Covid-19
ABANO/MONTEGROTTO
Utilizzare le strutture termali per la riabilitazione di chi è guarito dal Covid-19, accelerare la riapertura di piscine e palestre con specifici protocolli di sicurezza, procedere speditamente con la vaccinazione di chi lavora negli hotel. Sono le richieste più pressanti arrivate da Federalberghi Terme Euganee nel corso dell'incontro di martedì con gli assessori regionali alla Salute e al Sociale Manuela Lanzarin, allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, al Turismo Federico Caner e al Lavoro e alla Formazione Elena Donazzan. E le risposte giunte dal fronte politico regionale sono state giudicate positive.
«A rassicurarci ha dichiarato il presidente Emanuele Boaretto è stata la stessa Manuela Lanzarin sull'impegno di progettare dei percorsi termali per i pazienti guariti dall'infezione, valorizzando i nostri trattamenti terapeutici per la riabilitazione e il trattamento delle patologie respiratorie causate dal virus». Una riflessione Boaretto l'ha quindi riservata alla possibilità, prospettata proprio dall'assessora Lanzarin, di accedere ai finanziamenti Inail per la ristrutturazione degli alberghi in cambio di una remunerazione annua pari al 2 per cento di quanto investito dall'istituto. «Fra i sei comuni che avranno la possibilità di usare questo strumento (Abano, Montegrotto, Teolo Galzignano, Battaglia e Salzano nel Veneziano), ben cinque fanno parte del bacino termale euganeo. Per parte nostra siamo impegnati in un'analisi delle richieste di Inail per capire cosa si pssa fare per non lasciarci scappare l'opportunità».
«FRANCHIGIA SULLE TASSE»
Boaretto è tornato quindi a battere sul tasto della fiscalità: «Chiediamo una franchigia di almeno cinque anni su tasse e tributi che colpiscono pesantemente le nostre attività. Servono anche ha concluso Boaretto - investimenti che consentano lo sviluppo economico, come la fibra, l'alta velocità sulla direttrice ferroviaria Padova-Bologna e collegamenti con gli aeroporti». Sulla tematica dei ristori economici è intervenuto anche Marco Gottardo, direttore dell'ente di categoria: «Le risorse sono terminate, la ripresa non è vicinissima e dovremmo ragionare su prestiti e sostegni per quando ripartiranno le richieste di pagamento dei mutui». Gottardo ha quindi domandato alla Regione di affrontare lo spinoso tema degli hotel da troppo tempo chiusi: «Non possiamo continuare a eludere il problema delle aziende dismesse, sono necessari il congelamento dei crediti edilizi e la concessione dei crediti di imposta per la loro demolizione». Parlando poi nella veste di presidente dell'Ente Bilaterale Turismo Padova, che comprende oltre agli hotel i settori della ristorazione e dei pubblici esercizi della provincia, ha ricordato soprattutto all'assessora Donazzan come «in tutto il Padovano 20mila dipendenti saranno a breve privi di ammortizzatori sociali che chiediamo di prorogare per tutto il primo semestre 2021». Nel capoluogo gli effetti delle misure anti-Covid si sono fatti sentire più pesantemente che nella zona termale, con i ricavi di bar, ristoranti e pizzerie praticamente azzerati a causa dell'obbligo di chiudere alle 18. «Serbe un tavolo permanente sul turismo è intervenuto il presidente del consorzio Terme e Colli Marketing Umberto Carraro -. Chiediamo che si dia continuità a questo incontro».
Eugenio Garzotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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