Gravi tre pazienti sotto i quarant'anni

Mercoledì 28 Luglio 2021
L'EMERGENZA
PADOVA Nella Terapia intensiva di Padova troviamo solo non vaccinati. E' ciò che emerge dall'ultimo quadro della situazione delineato dall'Azienda ospedaliera. Sono in gravi condizioni, con insufficienza respiratoria, cinque persone: una ha 37 anni, due hanno 38 anni, poi c'è una donna di 60 anni e un uomo di 74. Il Covid ora colpisce seriamente giovani e uomini di mezza età, non più anziani come accadeva nelle prime fasi della pandemia. E chi non è immunizzato rischia di finire intubato in ospedale.
«Nell'ultima settimana abbiamo ricoverato tredici persone: è un dato che non vedevamo da tempo e che fa ulteriormente capire che non bisogna scherzare con il Covid dichiara il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Giuseppe Dal Ben - Attualmente sono ricoverati 15 pazienti di cui dieci in area medica e cinque in terapia intensiva. Nel reparto di Malattie infettive sei persone su dieci non sono vaccinate, due hanno ricevuto solo una dose e le altre due hanno concluso il ciclo Pfizer ma hanno patologie pregresse. La paziente con una dose somministrata aveva anche già avuto il Covid, e quindi l'ha ripreso anche se si è già negativizzata. Le cinque persone in area critica, invece, sono tutte non vaccinate».
IL REPORT
I contagi, in crescita ormai da un mese, hanno iniziato a lambire gli ospedali. Tra lunedì e martedì si registrano 88 nuovi casi nel padovano, i positivi al tampone salgono a 1.424. L'incidenza del Covid nell'ultima settimana è salita a 33 casi ogni 100 mila abitanti, dal 13 al 20 luglio si contavano 19 punti in meno. Dei 197 positivi, solo dieci hanno più di 65 anni.
Altro focus importante riguarda la diffusione della variante Delta, che ormai la fa da padrone. La statistica parla chiaro. «Su 365 campioni sequenziati dalla Microbiologia di via Giustiniani negli ultimi sette giorni, 363 hanno dato riscontro variante Delta. Solo due sono Alfa precisa il dg Dal Ben -. E' ormai chiaro che l'indiana ha soppiantato la precedente dominante, l'inglese».
PRIMO FRONTE
Il primo fronte su cui la quarta ondata del Coronavirus si sta abbattendo è il pronto soccorso. Negli ultimi sette giorni il reparto di emergenza-urgenza Covid ha assistito 69 pazienti adulti con sintomi sospetti. A seguito degli accertamenti, 33 sono risultati positivi al tampone e 13 sono stati ricoverati per le cure del caso.
LA CAMPAGNA
In questa battaglia estiva, ancora una volta l'unica arma a disposizione sembra essere il vaccino. Lunedì si contano 8.488 inoculazioni a Padova. «Se con la vaccinazione massa riuscissimo a limitare l'ingresso di nuovi pazienti all'interno dell'ospedale sarebbe l'ideale sottolinea Dal Ben -. Invito tutti coloro che sono interessati, a farsi un tampone di controllo per aiutarci a capire l'evoluzione del virus. Abbiamo aumentato i punti tampone in Fiera, attivando due postazioni per i vaccinandi e i loro accompagnatori». Finora sono state trattate 130 persone con la terapia monoclonale, due in più nell'ultima settimana. «Sfruttiamo questa possibilità aggiunge ma va fatto negli stadi iniziali della malattia».
LE SOSPENSIONI
Rimangono appesi alle decisioni della Regione i procedimenti verso 4.088 sanitari residenti sul territorio dell'Ulss 6 Euganea che non hanno aderito alla campagna d'immunizzazione. Una commissione ha il compito di vagliare caso per caso, per capire se sussistano effettivamente fondate ragioni per non fare il vaccino contro il Covid. Tra questi ci sono 902 infermieri, 725 medici, 565 psicologi, 370 tecnici, 123 farmacisti, 97 veterinari, 61 ostetriche e 24 chimici.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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